Sci alpino

Tutte le premesse per una grande 3Tre

Neve perfetta, orari migliori e anche Gross sarà al via. Il presidente Lorenzo Conci ha incontrato la stampa al termine del 3Tre Tour
che ha toccato Palermo il Circolo Canottieri Aniene e il Policlinico Gemelli a Roma: e quanto affetto


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Uno snow control passato più che a pieni voti. Una collocazione al sabato, con un orario meno “notturno” (prima manche alle 15.45, seconda alle 18.45), che pare poter garantire un afflusso di pubblico ancora superiore a quello dell’anno scorso, quando furono 17 mila gli spettatori stimati a ridosso del Canalone Miramonti. E, oltre ai soliti due contendenti, l’imbattibile austriaco Marcel Hirscher e il quasi eterno secondo norvegese Henrik Kristoffersen (che però a Madonna di Campiglio sono sul 2-2),ci sarà anche il più atteso degli azzurri, il “padrone di casa” Stefano Gross, reduce dalla caduta di Madesimo con traumi al ginocchio destro ed alla spalla sinistra: il papà Gino ha infatti già chiesto i biglietti per assistere assieme ai famigliari alla gara del figliolo.

Insomma, le premesse per un’altra edizione memorabile della 3Tre ci sono tutte. Lo slalom speciale di Coppa del Mondo di Madonna di Campiglio è in programma per sabato prossimo, 22 dicembre. In notturna ma non troppo, per esigenze televisive. Ma va sottolineato come, anche in questo caso, con la Fis pressata dalle richieste delle tv tedesche per anticipare l’orario della seconda manche, gli organizzatori abbiano saputo mediare ottenendo la diretta su Raidue in una fascia oraria (appunto le 18.45) che dovrebbe garantire audience e share da record.

Sono i dettagli emersi dall’incontro con i rappresentanti dei media che il presidente del comitato organizzatore campigliano, Lorenzo Conci, ha avuto mercoledì sera. Una presentazione molto informale che giunge, com’è ormai tradizione, quasi al termine del cosiddetto 3Tre Tour: il Giro d’Italia che, nelle scorse settimane, ha portato lo stesso Conci ed i suoi collaboratori a reclamizzare la loro gara in ogni angolo della penisola, vivendo anche esperienze memorabili e raccogliendo prove tangibili di quanto la gara che fu di Thöni, Stenmark, Tomba e Miller rimanga nell’immaginario collettivo sciistico di un intero Paese.

Ve lo immaginereste voi, altrimenti, che gli organizzatori campigliani potessero essere ricevuti dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e che lo stesso Orlando garantisse l’allestimento di un maxischermo davanti al teatro Politeama per seguire la 3Tre? O, ancora, che la storia della gara sul Canalone Miramonti potesse essere oggetto di una lezione agli studenti di alcologia dell’Università Cattolica presso il Policlinico Gemelli di Roma, con Giorgio Rocca – ultimo italiano capace di vincere la 3Tre, nel 2005 – in cattedra? E poi l’ospitata nella sede dell’esclusivissimo Circolo Canottieri Aniene, in Lungotevere dell’Acqua Acetosa, a Roma, buen retiro del presidente del Coni Giovanni Malagò. Oppure l’apparizione “disinteressata” di Alberto Tomba – senza offesa per nessuno, questa è davvero un miracolo – in occasione della tappa bolognese, quando il campionissimo emiliano (tre volte vincitore e quattro volte secondo a Madonna di Campiglio) non ha voluto mancare proprio per non mancare di rispetto agli organizzatori.

In un certo senso, anche il gesto di un noto marchio di maglieria vicino alla Nazionale, che ha accettato di rimettere in produzione la cosiddetta Maglia Fulmine (quella che veniva vestita dal leader, quando a Campiglio si gareggiava in discesa, gigante e slalom), è un segno della dimensione di questa classica del calendario mondiale.

Twitter: @mauridigiangiac

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