Trentino Volley rimane sul podio mondiale

Nella finalina del Mondiale per Club di Betim, in Brasile, battuti gli argentini dell’UPCN San Juan



Per la quinta volta consecutiva la Trentino Diatec sale sul podio del Mondiale per Club. I Campioni uscenti questo pomeriggio al Ginàsio Poliesportivo Divino Braga hanno infatti superato gli argentini dell’UPCN San Juan per 3-1 nella finale per il terzo posto del torneo iridato, conquistando una medaglia di bronzo che fa chiudere col sorriso un’esperienza assolutamente importante. Oltre alla Supercoppa Italiana, il nuovo corso della Società di via Trener regala quindi subito anche un piazzamento di prestigio in campo internazionale offrendo al tempo stesso i migliori presupposti per poter continuare a vivere una stagione ricca di soddisfazioni.

I gialloblù hanno onorato sino in fondo la manifestazione, dimostrando carattere ed orgoglio anche nella partita che nessuna partecipante fra le quattro semifinaliste vorrebbe mai giocare; ad animare in questo caso Birarelli e compagni è stato anche il desiderio di rivincita rispetto ad una squadra che tre giorni prima aveva inflitto loro la prima sconfitta in questa manifestazione. Nel match di oggi il copione è stato completamente differente, con la squadra di Serniotti più abile a controllare il gioco al centro avversario e maggiormente cinica nei momenti importanti della gara come, ad esempio, finale di primo e terzo set. Ancora una volta sugli scudi la prestazione a muro (13 punti) ed in attacco (56%) del gruppo, prima dei singoli. A brillare è stata poi anche la regia di Suxho, l’incisività di Sokolov a rete (altri 20 punti col 62% a rete) e la continuità in tutti i fondamentali di Lanza (72% in ricezione e 52% in attacco). Nel successo però un ruolo chiave se lo sono ritagliati pure capitan Birarelli e la coppia Solé-Fedrizzi, che Serniotti ha preferito a Burgsthaler e Ferreira (quest’ultimo partito comunque titolare). Il centrale è l’unico argentino a festeggiare questa sera grazie a 5 muri personali, mentre lo schiacciatore cresciuto in casa gialloblù ha confermato di poter dire la sua in campo internazionale (63% in attacco ed un ace).

La cronaca della gara. Le due formazioni si presentano praticamente con gli stessi schieramenti che hanno contraddistinto la sfida giocata contro giovedì sera e terminata 3-2 in favore degli argentini: Roberto Serniotti sceglie quindi Suxho in regia, Sokolov opposto, Lanza e Ferreira in banda, Birarelli e Solè (ecco l’unica novità) al posto di Burgsthaler al centro, Colaci libero mentre Fabian Armoa risponde con Gonzales al palleggio, Theo Lopes opposto, Filardi e Olteanu in posto 4, Ramos e Santos Junior in posto 3 con Garrocq libero. L’avvio di gara è piuttosto contratto da parte della Trentino Diatec che, ancora prima di arrivare al primo time out tecnico, commette cinque errori (tre di azione, due in battuta) consentendo all’UPCN la prima fuga (6-8) del match. Una nuova accelerata gli argentini la danno poi anche con Theo Lopes (break point in attacco) ed Olteanu, che mura a uno Sokolov per l’8-12. Serniotti chiama time out ed al rientro in campo è Ferreira (muro, attacco ed ace per l’11-13) a seguire al meglio le sue direttive; l’UPCN non si lascia intimorire e ancora con Theo Lopes al servizio riparte immediatamente (11-15). Ci pensano allora Lanza, un altro ace (stavolta di Solé) e un muro di Birarelli su Olteanu a regalare la parità sul 15-15. Trento mette la freccia sul 17-16 con una ricostruita vincente ancora di Lanza; in seguito il vantaggio aumenta (19-17, slash di Lanza) ma non abbastanza da ritenere chiuso il primo set. Con un muro di Theo Lopes su Sokolov i sudamericani infatti impattano sul 21-21 ma lo stesso opposto bulgaro si fa immediatamente perdonare firmando il block su Olteanu che vale il 24-22. L’errore di Theo Lopes in attacco manda le squadre al cambio di campo sul 25-22.

L’iniziale reazione dell’UPCN in apertura di secondo periodo (0-2) viene immediatamente fermata dai posti 4 trentini: Lanza e Ferreira mettono a terra con continuità il pallone fra attacco e muro e consegnano il 7-5. Due errori consecutivi e un ace subito dallo stesso schiacciatore lusitano permettono però agli avversari di tornare avanti (7-9); Serniotti getta nella mischia Fedrizzi e due muri di Solé ricompongono lo strappo (10-10). L’equilibrio dura un attimo, perché due errori trentini (Sokolov e Solè) rovinano la rimonta (10-13) e costringono l’allenatore piemontese ad inserire anche Sintini per Suxho. La situazione di punteggio non varia più perché gli argentini tengono bene in seguito il cambiopalla (16-19) approfittando anche di una serata piuttosto fallosa di Sokolov; l’ace di Ramos su Lanza apre la forbice ancora maggiormente (18-22), mettendo di fatto in anticipo la parola fine sul parziale, poi concluso sul 22-25 con un attacco di Theo Lopes.

Nel terzo set c’è di nuovo Suxho in regia per la Trentino Diatec mentre Fedrizzi resta in campo al posto di Ferreira. Il posto 4 cembrano scalda il braccio e firma i punti (tre) che portano avanti al primo time out tecnico la sua squadra (8-7). Michele va a segno pure al servizio, ace che vale il +2 (11-9), subito vanificato (13-13) però dagli errori di Solé e Sokolov. Anche l’UPCN concede qualcosa, sbagliando tutto con Theo Lopes e Olteanu: i gialloblù ne approfittano per scappare sul +3 (16-13) ed in seguito sul +4 (19-15) grazie ad un ace di Sokolov. Non è finita perché il neo entrato Tell firma il meno uno (22-21) che fa tremare i polsi dei Campioni uscenti: ci pensano allora Solé (muro) e ancora Fedrizzi a portare a casa il 25-21 ed il 2-1 nei parziali.

Nel quarto set la Trentino Volley va subito in difficoltà sui servizi potenti dell’UPCN; Serniotti è costretto a spendere un time out già sul 2-5 ma le sue indicazioni servono eccome visto che la squadra trova la parità già sul 7-7 con Sokolov e Fedrizzi sugli scudi. Il posto 4 cresciuto nel settore giovanile entra in trance agonistica e firma da solo, con altrettanti attacchi di break point, il +2 (12-10) che rimane intatto sino al secondo tempo tecnico. In seguito i gialloblù dilagano (21-16) con Birarelli, Sokolov e Fedrizzi a segno in fase di ricostruita. L’UPCN non ha più la forza di reagire, la Trentino Diatec vola verso il 3-1 e la medaglia di bronzo che arriva sul 25-19 col muro di Solé.













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