Trentin ci riprova agli Europei 

Ciclismo. Oggi (diretta su RaiSport dalle 13.30) il borghigiano sarà capitano della squadra azzurra, ma la forma non è quella di quando conquistò il titolo a Glasgow. Alle 9 la gara Under 23 di Borghesi e Pirrone. Vigilia agitata dalla positività alla Bora-Hansgrohe; non è il trentino Benedetti


LUCA FRANCHINI


Trento. La condizione fisica di Matteo Trentin, complici i postumi della brutta caduta dell’inizio del mese alla Milano-Sanremo, non è quella di Glasgow 2018, quando il valsuganotto conquistò il titolo continentale. La voglia, però, è quella di sempre, sorretta dal comprovato talento e dall’indiscutibile acume tattico del vicecampione del mondo in carica, che lo scorso anno fu determinante ai fini del successo di Elia Viviani e oggi sarà regista in corsa della squadra azzurra ai campionati europei di Plouay, dove l’Italia potrà provarci anche con il neo campione italiano Giacomo Nizzolo, con l’argento tricolore Davide Ballerini e con Diego Ulissi.

La caduta alla Sanremo

«Spero che le sensazioni siano migliori di quelle provate domenica scorsa ai campionati italiani, dove mi sono gestito bene nelle difficoltà della gara grazie all’esperienza – ci ha confidato alla vigilia della corsa continentale Trentin – La caduta alla Milano-Sanremo ha lasciato conseguenze più gravi di quanto pensassi, nonostante non mi sia rotto niente».

Gli azzurri ieri hanno provato il percorso di gara, un circuito di 13,7 chilometri caratterizzato da diversi brevi strappi e da un dislivello positivo di 195 metri a tornata. I professionisti lo copriranno 13 volte (177 chilometri in totale). «Il percorso è nervoso e si apre a molte soluzioni – ha commentato Matteo – L’ultimo strappo termina a poco più di 2 chilometri dall’arrivo. Molto dipenderà dai corridori che saranno effettivamente al via. Tra la vicinanza del Tour de France e il discorso Covid-19 non tutte le Nazionali potranno essere al top del loro potenziale. Il favorito numero è comunque il francese Demare».

L’Italia ha vinto le ultime due edizioni della corsa in línea dei professionisti agli Europei, nel 2018 con Trentin e nel 2019 con Elia Viviani che, al pari di Colbrelli, non ha ricevuto il permesso della sua squadra di club a prendere il via. «Possiamo puntare a un bel risultato anche quest’anno – ha affermato Trentin – Abbiamo più carte da giocare. Nizzolo ha dimostrato di stare bene e ci sono altri due-tre corridori che potranno muoversi nel finale di corsa».

Alle 9 Pirrone e Borghesi

La gara verrà trasmessa in diretta su Raisport a partire dalle 13.30. Prima di Trentin monteranno in sella la bolzanina Elena Pirrone e la nonesa Letizia Borghesi, impegnate nella prova in linea Under 23 femminile (il via alle 9). La Pirrone è reduce dal quarto posto nella cronometro di lunedì e oggi agirà in supporto alla capitana designata del team azzurro Elisa Balsamo. La Borghesi metterà in strada la tenacia che da sempre la contraddistingue, lei che nel 2019 fu l’unica italiana a vincere una tappa al Giro Rosa.

A Plouay è caos Covid-19

Ieri, sulle strade della rassegna europea, è andato in scena il Gran Prix di Plouay, evento inserito nel calendario del World Tour, vinto dall’australiano Michael Matthews (Sunweb). La corsa ha fatto parlare anche per la mancata partenza della Bora Hansgrohe. Uno dei corridori del team tedesco – asintomatico, di cui non è stato comunicato il nome - è risultato positivo a un test per il Covid-19 fatto tre giorni prima della corsa, dopo l’esito negativo di quello precedente, sostenuto tre giorni prima. Per questo la Bora Hansgrohe ha ritirato l’intera squadra: tra i partenti c’era anche il trentino Cesare Benedetti, assieme a Burghardt, Dricker, Gamper, Gatto, McCarthy e Schelling. Il trentino non è il “positivo”: «Dal 19 al 25 agosto ho fatto 4 tamponi e sono risultati tutti e quattro negativi – ci ha detto “Cece” – l’ultimo oggi a mezzogiorno e nel tardo pomeriggio è arrivato il responso». Forse dovrà osservare un periodo di quarantena.

Team Ineos e Jumbo-Visma, invece, hanno rinunciato all’ultimo a prendere al via, nonostante fossero obbligate a partecipare, in quanto corsa World Tour. Per le due squadre si parla di una possibile sanzione di 50mila euro.

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