Trecento tesserati: ora la palla ovale è una grande realtà 

Non solo sport di nicchia. Prima squadra in C1, formazioni giovanili e femminile, squadra “Old”: il sodalizio del presidente Della Sala punta sempre più in alto. E il figlio Andrea è già nazionale russo Under 20


LORENZO DI DOMENICO


TRENTO. È difficile considerare il rugby come uno sport di nicchia, ma storicamente si tratta di una disciplina che non ha mai avuto un grande seguito nella nostra provincia, anche se i numeri sono decisamente cresciuti nel corso degli anni. Non sono molte le società in Trentino ad occuparsi di questo sport; tra queste, quella che spicca di più, sia a livello di anzianità che di dimensioni, è certamente il Rugby Trento: una società nata per mano di una decina di appassionati della palla ovale che 15 anni fa decisero di contribuire alla diffusione della disciplina nel capoluogo, partendo da un organico di una trentina di tesserati.

A cavallo tra C2 e C1

Nel corso degli anni il Rugby Trento ha sempre giocato in serie C2, conquistando per due volte la promozione in C1, ma non disputando mai la categoria a causa di un organico numericamente non adeguato agli impegni. Nell’ultima di queste occasioni, correva la stagione 2014-2015, la squadra si ritirò dal campionato di serie C1 dopo una sola partita e dovette fermarsi per un anno, iniziando nel frattempo un lavoro di ricostruzione della squadra stessa, sotto la guida dell’allenatore Lorenzo “Toso” Rizzoli. Un nuovo inizio, fondato su giocatori autoctoni, fatta eccezione per qualche studente universitario, ma soprattutto legati al territorio ed alla maglia gialloblù, stimolati a crescere insieme alla squadra stessa fin dalla giovane età. Questo nuovo inizio, aiutato dalla partnership con la squadra di rugby dell’Uisp trentina nella scorsa annata, ha portato al momento più brillante della storia della società.

Il nuovo corso dal 2015

Con un salto temporale di qualche anno, infatti, le cose sono decisamente cambiate: la società gialloblù guidata da Luca Della Sala, presidente dal 2015, conta circa 300 atleti tra minirugby, categorie giovanili, categorie femminili, “old” e, ovviamente, prima squadra. La squadra allenata da Massimo Soldani, a cui Rizzoli ha passato il testimone due anni fa, ha appena concluso la sua prima stagione in serie C1 conquistando la salvezza ed un posto in pool promozione, confermando la grande voglia di crescere sempre più sul sintetico di via Fersina.

Il Rugby Trento non è però solo prima squadra, ma lavora su tantissimi fronti, sia quelli delle manifestazioni, come lo “Snowrugby” arrivato alla seconda edizione, che quelli delle altre categorie. Tra queste non si possono non citare quelle femminili, con la società gialloblù che lavora, in collaborazione con il Rugby Feltre, tenendo sempre in mente l’obiettivo della serie A, impegnandosi a far crescere le categorie Under 16 e Under 18.

È tutto questo, ma anche molto altro, il Rugby Trento: una società forte di una storia scritta da appassionati che tutt’ora giocano o contribuiscono in altre vesti alle attività, che sta vivendo un esaltante presente e che guarda con fiducia al futuro, anche grazie all’importante lavoro delle giovanili. Un impegno certificato dalla recente notizia di convocazione del giovane Andrea Della Sala, figlio del presidente gialloblù, da parte della Nazionale russa Under 20, grazie alla doppia cittadinanza per le origini materne.

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