Ciclismo

Tappone e Forcella di Brez: Giro del Trentino “severo”

Impegnativa la Sillian-Mezzolombardo con Nova Ponente e Fai della Paganella Si parte con la cronosquadre Riva-Arco, ma senza l’attesa Bmc di Daniel Oss



TRENTO. Dalla cronosquadre d'apertura all’arrivo conclusivo a Cles, passando per l’austriaca Anras e Mezzolombardo. Il Giro del Trentino Melinda del quarantennale ha completato il proprio mosaico e, dal 19 al 22 aprile prossimi, si presenterà ancora una volta come ideale banco di prova per gli aspiranti vincitori del Giro d’Italia.

La corsa organizzata dal Gs Alto Garda prenderà il via il 19 aprile con la tradizionale cronosquadre, che nelle ultime due edizioni ha permesso di indossare per un giorno la maglia fucsia di leader prima a Daniel Oss e poi a Cesare Benedetti. Oss, che avrebbe potuto provare a brindare al successo di tappa nella “sua” Torbole (paese dove il perginese risiede ormai da qualche anno), quest’anno non sarà però al via. La cronosquadre scatterà da a Riva del Garda e, dopo il passaggio da Arco, porterà in corridori verso il lungolago di Torbole, con inedito traguardo previsto all’interno del parco della Colonia Pavese. La seconda giornata di gara proporrà subito un arrivo in salita, in occasione dello sconfinamento in terra austriaca. Mercoledì 20 aprile ci sarà la Arco-Anras: una tappa impegnativa di 220 km, destinata ad accendersi negli ultimi chilometri. L’arrivo di Anras, piccolo paese che dista 20 km da Lienz, verrà raggiunto dai corridori al termine di un'ascesa di 4 km al 7% di pendenza media.

La terza frazione, in programma giovedì 21 aprile, riporterà la carovana in Trentino. La partenza sarà in territorio austriaco, dal borgo di Sillian, a precedere il ritorno in Italia attraverso la Val Pusteria. Il tracciato è di nuovo superiore ai 200 km e sembra fatto apposta per gli attaccanti e gli uomini di classifica, pronti a sfruttare un percorso con poca pianura e due Gpm inseriti nella seconda metà della tappa. Il primo Gpm conduce ai 1420 metri di Nova Ponente, mentre la seconda ascesa di giornata è posta a poco più di 25 km dal traguardo e condurrà la carovana a Fai della Paganella. Una salita di una decina di chilometri, con un dislivello di quasi 800 metri, per una pendenza media intorno al 7,5% (massima 11%). A quel punto, ci sarà la picchiata verso l’arrivo di Mezzolombardo.

La chiusura sarà nelle valli di Non e Sole, con una frazione di 160,9 km che partirà da Malè a si concluderà a Cles. I corridori affronteranno un tracciato ancora più esigente rispetto al 2015, con l’inserimento nel finale della impegnativa salita della Forcella di Brez. Dopo una settantina di chilometri, il secondo passaggio a Fondo sarà valido come primo Gpm di giornata. Il secondo Gpm è posto a Marcena di Rumo (995 metri di quota) ma sarà la salita che conduce alla Forcella di Brez (1395 metri) a rappresentare il momento clou della tappa e, forse, dell’intero Giro del Trentino Melinda. La lunghezza è di circa 7 chilometri, con pendenze che nella seconda parte si mantengono costantemente sul 10-11%. Dopo lo scollinamento e la successiva discesa, si passerà ancora a Marcena di Rumo, con l’inserimento nel circuito conclusivo che ricalca la prima edizione del Trofeo Melinda, vinta nel 1992 da Maurizio Fondriest.

COPPI E BARTALI. Scatta oggi la Settimana Internazionale Coppi e Bartali, che vedrà al via anche la Sky del noneso Gianni Moscon. A difendere i colori del Trentino ci saranno anche il velocista rotaliano Xhuliano Kamberaj (Skydive Dubai) e l’Under 23 lavisano Francesco Rosa, in gara con la maglia azzurra della Nazionale. Si parte con una semitappa in linea al mattino, seguita da una cronosquadre di 13,3 km nel pomeriggio. (l.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano