Basket Serie A

Pascolo in Europa ci andrà con Trento

L’ala grande fuori dai 12 in Nazionale: "Mi dispiace, ma sono orgoglioso di avere fatto parte del gruppo"


di Valerio Morelli


TRENTO. Davide Pascolo, ala grande dell’Aquila, non è volato ieri con l’Italbasket a Berlino per l’Europeo, con debutto sabato contro la Turchia. Tra i 12 azzurri il ct Pianigiani ha fatto a meno anche dell’altro «trentino» Giuseppe Poeta. Pascolo in Nazionale si ferma così alle 4 presenze nelle qualificazioni europee 2014, ma s’imbarca subito per un’altra sfida: quest’anno con la sua Trento debutterà in Eurocup.

Davide, sensazioni dopo il taglio per Eurobasket 2015?

«Mi dispiace non esserci, ma sono orgoglioso di avere fatto parte del gruppo fino a oggi. Penso di avere dato il mio contributo in allenamento».

Come vedi partire l’Italia per l’Europeo?

«Con gran entusiasmo, aspettative e anche pressione, com’è giusto sia. Possiamo fare un grande risultato in una competizione breve, con gare quasi tutte secche. Ho sensazioni positive. Nel gruppo azzurro tutti hanno voglia di fare bene e vincere per riscattare le delusioni degli anni scorsi».

Tornei di preparazione a parte, tu ti fermi alle qualificazioni 2014: due panchine contro la Russia, due apparizioni contro la Svizzera.

«Certo. L’anno scorso è stato il viatico per partecipare all’Europeo, che ci siamo conquistati sul parquet».

Oltre all’Islanda, a Berlino l’Italia ha le quotate Spagna e Serbia, Germania padrona di casa: quarto posto utile sùbito in ballo con la Turchia?

«E’ un girone difficile, equilibrato, ogni gara sarà dura: la differenza canestri potrà essere decisiva. Possiamo arrivare primi o non qualificarci. Dipende da noi: se giocheremo di squadra, abbiamo il talento per passare il turno».

Poi, subito ottavi di finale.

«A eliminazione diretta e si vedrà, gli episodi possono decidere. Anche il periodo di forma fisica, con poche partite ravvicinate, può fare la differenza. Ogni gara sarà da dentro o fuori».

L’Europeo qualifica per l’Olimpiade a Rio 2016.

«Ci vanno le due finaliste. Dalla terza alla settima classificata pare faranno il preolimpico più le candidate a organizzarlo, tra le quali l’Italia se non si sarà già qualificata. I tornei preolimpici saranno tre da 6 squadre l’uno e passerà soltanto la vincente di ogni girone per tre posti all’Olimpiade».

Ti candidi a fare parte del gruppo olimpico?

«Speriamo di andare diretti a Rio, perché vorrebbe dire fare la finale all’Europeo. E’ l’obiettivo del presidente federale Petrucci. Quanto a entrare nel giro vedremo, c’è tutta una stagione davanti».

Per te ancora in A a Trento, che debutta in Eurocup.

«E’ una gran sensazione potere fare la coppa, qualcosa di speciale che ci siamo conquistati. Dovremo difenderla dando prova di maturità, perché giocheremo ogni tre giorni. In campionato non saremo più la sorpresa e ci vorrà umiltà, se no i risultati non arriveranno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano