Giro d'Italia

Nibali-Quintana, martedì il primo round sull’Etna

Dopo il giorno di riposo si riparte con Gaviria in maglia rosa e un arrivo in salita



CEFALU' (PALERMO). Da un’isola all’altra. Dopo la “Grande Partenza” dalla Sardegna, con tre tappe che hanno regalato altrettante maglie rosa, il Giro d’Italia del Centenario sbarca in Sicilia per altre due giornate di grande ciclismo che attirerà, sulle strade, migliaia di appassionati. Il “carneade” austriaco Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe) a Olbia, il tedesco Andrè Greipel (Lotto-Soudal) a Tortolì e, domenica, il giovane colombiano Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) a Cagliari: tre leader uno dopo l’altro per una classifica che martedì, dopo il primo giorno di riposo, sembra destinata ad una piccola rivoluzione. Infatti, è in calendario una tappa di media montagna ed il primo arrivo in salita del Giro2017, in occasione della quarta frazione, la Cefalù-Etna di 181 chilometri. Dopo i primi 55 chilometri lievemente ondulati si affrontano la salita di Portella Femmina Morta molto lunga e regolare. Dopo lo scollinamento discesa pedalabile fino alla zona di rifornimento e al traguardo volante di Bronte. Quindi, alle pendici dell’Etna (già comparso tre volte al Giro, sempre come arrivo, nel 1967, 1989 e 2011), percorso di avvicinamento passando per un susseguirsi di borghi fino a Nicolosi, dove inizia la salita finale. Ultimi chilometri con salita finale tutta su strada larga e in asfalto. Pendenza media attorno al 6% senza picchi particolarmente intensi.

Giro d'Italia, martedì 9 il primo arrivo in salita

Si corre la Cefalù-Etna, comincia la sfida tra gli uomini di classifica, Nibali gioca in casa: scopriamo i dettagli della prima tappa di media montagna in questo video di Rcs Sport

Ma «salita vera», come ha subito sentenziato Vincenzo Nibali, che nella sua Sicilia ha intenzione di lasciare subito il segno. Non sarà facile, per lo “Squalo” messinese, da quest’anno capitano designato della Bahrain-Merida, numero uno in gruppo in qualità di campione in carica, dettare legge alla prima ascesa vera della corsa rosa. Perché, ad esempio, il colombiano Nairo Quintana (Movistar), considerato alla vigilia il vero favorito per il trionfo a Milano, ha già dissotterrato l’ascia di guerra e potrebbe prendere la palla al balzo per mettere i puntini sulle i. Tra i due scalatori pare non corra una particolare simpatia: nulla di trascendentale rispetto a qualche rivalità del recente passato, ma quanto basta per mettere un po’ di pepe su una sfida già interessante ed aperta ad ogni soluzione. Anche a far “godere” un terzo, come ad esempio il britannico Adam Yates (Orica-Scott) o l’olandese Steven Kruijswijk (Lotto Nl-Jumbo), grande (e sfortunato) protagonista l’anno scorso e costretto agli straordinari per colmare il piccolo gap in graduatoria.

«Nibali e Quintana, i maggiori indiziati alla vittoria finale, finora hanno giocato a nascondersi, ma da martedì cambia tutto. Comincia una fase nuova della corsa rosa. L’arrivo in salita sull’Etna darà il primo parziale verdetto», conferma l’ex ct azzurro del ciclismo e olimpionico di Atene 2004, Paolo Bettini. E se lo dice lui...













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