Mosna tira la volata «Oggi questa Diatec è davvero stellare» 

Il presidente per gara-5 prevede «più pressione su Perugia» ed esalta il salto di qualità fatto dal collettivo in cinque mesi


di Nicola Baldo


TRENTO. E ora tutta l'attenzione è verso questa “finale” di giovedì. Verso gara-5 che metterà in palio due traguardi molto importanti per la Diatec Trentino: l'accesso alla finalissima scudetto del volley maschile contro la Lube e la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Due obiettivi che sarebbero centrati in un colpo solo vincendo al «PalaEvangelisti» di Perugia, dove finora il fattore campo è sempre stato a favore degli umbri. Se invece dovesse spuntarla la Sir Perugia allora per la Diatec si spalancheranno le porte della Coppa Cev. L'unico trofeo che ancora manca nella bacheca della Trentino Volley.

«Gara-5 sarà una partita davvero importantissima - commenta il presidente della Trentino Volley, Diego Mosna - sarà una partita dura, difficile, tesa... Una vera finale insomma, ma nella quale ci sarà ancora più pressione per Perugia».

Adesso tutto può succedere. In una partita secca ogni scenario è possibile, anche se il fattore campo è dalla parte della squadra di Bernardi. Il 15 novembre scorso, sempre al «PalaEvangelisti», la Diatec veniva travolta dagli umbri; in 5 mesi le cose sono completamente cambiate: ora Lanza e soci sono dove volevano essere. Ovvero, a giocarsela alla pari con le big di questa SuperLega.

«Io non parlerei nemmeno più di come è iniziata questa annata - prosegue il presidente Mosna - dobbiamo guardare a quello che questa squadra ha fatto durante tutto il corso della stagione. La grandissima crescita che ha avuto, sfociata nella bella vittoria di domenica contro la Sir. Il lavoro svolto dalla squadra, sommato alla voglia di andare avanti in questi playoff, ha dato questo risultato, un livello di pallavolo davvero stellare. Complimenti a tutta la squadra, un Giannelli così tecnicamente e tatticamente straordinario è qualcosa di splendido. Lanza poi sta disputando degli ottimi playoff, ma tutta la rosa è stata bravissima. Si vede che adesso sono una squadra davvero ben amalgamata, in grado di trasmettere fra i componenti forza e rispetto reciproco».

La cavalcata fatta da questo gruppo dopo la pioggia di critiche ricevute a inizio stagione ha cambiato completamente volto all’annata, fra la conquista del quarto posto, dell'anticamera della final four di Champions, della qualificazione alle coppe europee e ora questa gara-5.

«A inizio anno ci siamo detti spesso che ci serviva tempo per costruire una squadra, ma nella vita moderna il tempo è un nemico - prosegue il numero uno di via Trener - è sempre difficile fare i conti con quello che si vorrebbe, quello che si prevede e quello che si ha. Bisogna trovare dei punti di equilibrio. Ogni anno è normale avere delle modifiche, lo scorso anno abbiamo cambiato tanto e vediamo invece questa estate di avere pochi cambiamenti. Sicuramente questi playoff aiutano anche in questo senso».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano