Ciclismo

Moser incorona Ganna: "Sei il nostro futuro"

Il giovanissimo piemontese ha vinto il titolo mondiali dell'inseguimento 40 anni dopo Checco


Luca Pianesi


SIENA. «È un oro che sa di speranza per tutto il movimento del ciclismo su pista italiano e soprattutto che ci dà grande fiducia in vista dei Giochi olimpici. Non possiamo che dire “bravo” a Ganna e augurarci che, quello di Londra, sia solo l’inizio». I complimenti al 19enne di Verbania Filippo Ganna, oro nell’inseguimento ai Mondiali su pista di Londra, arrivano nientemeno che dal suo ultimo predecessore: quel Francesco Moser che, la bellezza di 40 anni fa, a Monteroni di Lecce conquistava l’ultimo oro azzurro nella disciplina. «È passato tanto tempo - spiega il “Checco” in trasferta a Siena per seguire la Strade Bianche vinta, ieri, allo sprint da Cancellara - anche perché il ciclismo su pista in Italia è stato un po’ abbandonato. Per varie ragioni, ma su tutte, penso sia una questione legata alla mancanza di strutture. Dopo il crollo del tetto del Velodromo Vigorelli dell’85 (per neve ndr), poi, tutto è andato sempre peggio. Ora c’è la pista a Montichiari, a Treviso e, qualcuno dice, anche a Trento. Speriamo che la vittoria di Ganna aiuti il movimento a riprendersi».

E intanto ieri a Londra un altro azzurro, Elia Viviani, si è giocato il podio, fermandosi al quarto posto del Mondiale dell'omnium. Il veronese si è giocato il tutto per tutto nell'ultima delle 16 volate conclusa al secondo posto dietro Mark Cavendish. Si è riconfermato campione del mondo della specialità il colombiano Fernando Gaviria.

Moser quando centrò il titolo iridato, nell’inseguimento aveva 25 anni; Ganna ne ha 19. «Il futuro è tutto dalla sua parte - conclude lo “Sceriffo” - si sapeva che era un ragazzo che andava forte ma in pochissimi avrebbero scommesso su un risultato del genere così presto. E’ stata una sorpresa. Adesso speriamo che si confermi nei prossimi anni. Ma penso possa andare forte anche su strada. Chi va forte su pista, in genere, poi va forte anche su strada».

Uno che forte su strada ci va, e ci va da un bel po’ ormai, è Fabian Cancellara che ieri a Siena ha vinto la decima edizione della Strade Bianche (176 km). Decisivo l’attacco negli ultimi 200 metri che gli ha permesso di precedere i due corridori della Etixx-Quick Step Zdenek Stybar, campione uscente, e Gianluca Brambilla.













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