boxe

Manai tra i quattro migliori giovani pugili d’Italia

Il ventenne della New Athletic Team Rovereto ha conquistato il bronzo nel prestigioso torneo “Guanto d’Oro”


Luca Pianesi


TRENTO. Era arrivato come uno dei migliori otto pugili italiani under 25 e se n’è andata con una medaglia di bronzo al collo. Manai Aleedine, ventenne pugile del New Athletic Team Rovereto, nel weekend è salito sul ring di Rossano Calabro per giocarsi il Guanto d’Oro, la più importante manifestazione pugilistica nazionale per le categorie dilettantistiche. Una kermesse alla quale prendono parte solo i migliori otto pugili d’Italia, quelli che nell’attuale stagione hanno conquistato il maggior numero di titoli e i punteggi più alti (assegnati ad ogni incontro in base alle vittorie e ai round disputati).

«Aleedine ci arrivava dopo essersi laureato campione triveneto assoluto nella categoria élite – racconta la presidente del New Athletic Team Rovereto Cinzia Podbersig – e dopo aver anche conquistato il Trofeo Città di Rovereto organizzato dalla nostra società ad aprile. In mezzo altri incontri e altre vittorie che gli hanno permesso di rientrare tra gli 8 “grandi” del pugilato nazionale Under25». Manai s’è presentato, quindi, al via del torneo da best scoreman  con la migliore percentuale di vittorie in rapporto ai match disputati (l’86,9%) e venerdì ha affrontato il primo incontro: i quarti di finale con Enea Keci del Cr Marche.

Due round molto agguerriti con il pugile marchigiano che soprattutto nel prima frazione ha tentato l’assalto al trentino che però ha incassato molto bene e, grazie anche ai consigli del maestro Giuseppe Pavan, che lo seguiva all’angolo, con pazienza è arrivato al secondo round e lì s’è aggiudicato l’incontro per ko tecnico. In semifinale ha affrontato Ivan Zucco della Boxe Verbania pugile molto quotato nel giro della nazionale. Con lui Manai ha disputato un grande match (per decisione unanime della giuria ha vinto nettamente l’ultimo round) ma a causa di un richiamo dell’arbitro (per testa bassa) ha finito per farsi sfuggire la vittoria. Zucco, poi, ha perso ai punti la finalissima nella categoria 81 chilogrammi, per 3-0 contro Antonio La Vitola, fresco vincitore dei campionati universitari e già vincitore del Guanto d’Oro nel 2014. Per Manai, comunque, si tratta di una grande prova visto che tra i quattro semifinalisti era l’atleta più giovane dunque quello con i margini di miglioramento migliori.













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