VOLLEY

La Diatec a soli due set dalla coppa che le manca

Stasera a Tours alla squadra di Lorenzetti basterà aggiudicarsi due parziali permettere in bacheca il trofeo. Ma attenti ai francesi nel loro “catino”


di Nicola Baldo


TOURS (FRANCIA). La sensazione che si respira nell’aria è quella dell’occasione da non perdere. Della serata che si vuol far diventare un pezzo di storia di una società che pagine indimenticabili le ha già scritte ma, però, dai questa è la prima volta. E come il primo amore non si scorda mai. Ma se sarà uno di quei ricordi dolci da tenersi nel cuore negli anni a venire, oppure una doccia gelata, inattesa come un temporale estivo, lo si scoprirà solamente questa sera.

Quando la Trentino Diatec cercherà, in casa dei francesi del Tours, quei due set che mancano per portarsi a casa questa benedetta Coppa Cev. Ok, ok, non sarà la Champions League ma provate a chiedere, ad esempio, ad un tifoso interista o romanista se non gli sarebbe piaciuto vincere l’Europa League? La seconda coppa europea per importanza è, al netto di quella Challenge Cup terzo trofeo continentale guardato sempre con diffidenza dagli italici club, l’unico trofeo che ancoramanca in via Trener.

Dopo il rotondo, pieno, 3-0 del match d’andata ora il regolamento vuole che si possa anche perdere 2-3 stasera per alzare al cielo questo trofeo. Basta, insomma, vincere due parziali. Resistendo così al prevedibile tentativo di rimonta del Tours, ad un palazzetto piccolo ma che può diventare un catino bollente, a quella differenza nell’efficacia del gioco che passa fra giocare in via Fersina oppure lontano dal proprio nido. Al netto, insomma, di quelle che saranno le inevitabili difficoltà, Lanza e soci hanno la consapevolezza di avere in mano un’occasione mica da ridere. Molto, se non tutto, dipenderà da loro. Dal sapere approcciare ed interpretare questo incontro nel modo giusto.

La compagine francese, è praticamente scontato, spingerà al massimo in battuta ed in attacco per cercare di imporsi in tre o quattro set, così da porre la qualificazione in palio nel decisivo golden set al 15esimo punto. Il regista Hernan Ruperez punterà sempre su quelli che sono i suoi punti fermi, in primis l’opposto ceco Konecny, terminale d’attacco numero uno della squadra transalpina guidata dall’italiano Giampaolo Medei. Dal canto suo Angelo Lorenzetti non ci pensa su nemmeno un istante a cambiare le carte in tavola. Inizialmente, infatti, il sestetto sarà quello visto all’opera già nel match d’andata al PalaTrento, con Stokr opposto a Giannelli, Lanza ed Urnaut schiacciatori,Van de Voorde e Solè centrali con Colaci libero.

Anche perché in questo genere di situazioni il primo set è spesso e volentieri fondamentale. L’approccio giusto o meno alla partita è in grado di condizionare nel bene e nel male l’intero incontro. Ecco perché il tecnico marchigiano della Diatec vuole tenere alto l’entusiasmo ma anche l’attenzione, alleggerendo la pressione ma facendo capire ai propri giocatori l’importanza di non dare per scontato il risultato finale di questa sera. Nell’arco di cinque giorni la compagine dolomitica si giocherà due traguardi mica da ridere: la conquista della Coppa Cev e poi, mercoledì sera a Perugia,l’accesso alla finalissima scudetto.

Ma prima di guardare verso l’Umbria per Solè e soci c’è una vigilia di Pasqua da rendere indimenticabile. Perché dopo due finali amare, concluse sul secondo gradino del podioin due campionati di fila, c’è voglia di tornare a festeggiare. E c’è tanta voglia anche di festeggiare fuori dai confini nazionali quattro anni dopo l’ultimo trionfo, il Mondiale perClub 2013. Il posto vuoto nella sala dei trofei di via Trener aspetta una coppa.













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