Tuffi

La Cagnotto cerca il diciottesimo oro

Europei, nel trampolino da tre metri in gara anche la trentina Francesca Dallapè


di Marco Marangoni


LONDRA (REGNO UNITO). Tania Cagnotto avversaria di se stessa. Perdere la diciottesima medaglia d’oro a livello europeo sembra più difficile che conquistarla. La grande favorita dell’odierna gara del trampolino da tre metri (preliminari ore 11; finale ore 16,30 - orari italiani) è proprio la fuoriclasse bolzanina che, nella rassegna in corso a, Londra si è già messa al collo un oro (trampolino da un metro) ed un argento (nel sincro misto dal trampolino assieme a Maicol Verzotto). Punterà ad entrare tra le dodici finaliste anche Francesca Dallapè. La presenza della campionessa trentina non era prevista, ma l’infortunio occorso a Maria Marconi le ha consentito di subentrare. Negli ultimi mesi la Dallapè si è concentrata esclusivamente sui tre tuffi del sincro e non sul programma completo.

La Cagnotto, che domani in occasione della gara di sincro assieme a Francesca compirà 31 anni, avrà come avversarie più temibili la russa Kristina Ilinykh, le ucraine Anastasiia Nedobiga e Olena Fedorova e la tedesca Tina Punzel. Ovviamente per la finanziera altoatesina la gara odierna servirà per testare, nella penultima gara internazionale (la prossima sarà il Gran Prix di Bolzano a metà luglio), il suo programma in vista della Olimpiadi di Rio de Janeiro. Per Tania l’obiettivo è anche quello di staccare il tedesco Patrick Hausding nel computo totale di medaglie europee conquistate. Infatti, il forte e completo tuffatore germanico ha eguagliato la Cagnotto per essersi nuovamente confermato campione d'Europa (dal 2008) nel sincro dalla piattaforma. Hausding e Sascha Klein si sono imposti con 445,26 punti precedendo di appena 96 centesimi i britannici Thomas Daley - Daniel Goodfellow. Al debutto in campo internazionale la nuova coppia azzurra formata dal bolzanino Vladimir Barbu, 18 anni da compiere il 7 agosto, e Michele Placidi, 26 anni il giorno di Natale. Gli azzurri si scollano dall'ultimo posto solo all’ultima tornata chiudendo al nono posto (270,63).

«Abbiamo commesso qualche errore di troppo – racconta Placidi, romano dell’As Carlo Dibiasi – Il sincro è abbastanza buono, il tempismo è giusto. Ce l’abbiamo messa tutta, ma dobbiamo migliorare». Dello stesso avviso anche Barbu tesserato per la Bolzano Nuoto ed allenato da Giorgio Cagnotto: «È stata una bella esperienza. Non la considero una brutta gara. Michele spinge di più, gira di più, io devo ancora crescere e migliorare».

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