IL TRIBUTO

L’abbraccio a Rolly Maran, il ricordo di Dino Panato 

A Peio un momento speciale prima dell’amichevole Cagliari-Real Vicenza,  con il tributo di Trento all’allenatore, grande amico del fotografo scomparso


di Maurizio Di Giangiacomo


L’abbraccio del Comune di Trento all’unico allenatore trentino di Serie A; il ricordo di quest’ultimo rivolto ad un grande amico che non c’è più. È stato un momento doppiamente significativo quello che mercoledì, a Cogolo di Peio, ha preceduto l’amichevole vinta dal Cagliari sul Real Vicenza (10-0). Merito dell’assessore comunale allo Sport, Tiziano Uez, che ha raggiunto il ritiro dei sardi per consegnare a Rolando Maran un riconoscimento da parte della sua città.

A Peio un premio per Maran nel ricordo di Dino Panato

L'amichevole Cagliari-Real Vicenza di ieri (18 luglio) è stata anticipata da un momento speciale, con il Comune di Trento e l'Ac Trento che hanno "abbracciato" Rolando Maran, l'unico allenatore locale di serie A, ed i figli di Dino Panato, fotografo del nostro giornale scomparso prematuramente qualche settimana fa, che hanno regalato al mister una foto scattata da loro padre nel 1983, in occasione della partita tra gli Aquilotti (con un giovane Maran) e l'Inter Primavera. «Dino era un grande amico, lo conoscevo fin da quando ero adolescente, era amico di mio fratello: uno di casa, alla quale ero davvero molto legato. Le nostre strade si erano incrociate decine di volte sui campi di serie A: incontrarlo, con le sue immancabili battute, era sempre piacevole», il ricordo commosso dell'attuale allenatore del Cagliari.  

Assieme a lui il presidente dell’Ac Trento, Mauro Giacca, ed i figli di Dino Panato, storico fotografo del nostro giornale prematuramente scomparso qualche settimana fa, grande amico dell’allenatore. Uez ha augurato a Maran, («una delle grandi eccellenze sportive della città di Trento, come Trentino Volley e Aquila Basket») di poter tornare in Trentino l’anno prossimo, dopo una bella stagione con il suo Cagliari. Maran ha, a sua volta, augurato al presidente Giacca di poter riportare il Trento tra i professionisti. I figli di Dino Panato hanno regalato all’allenatore una foto scattata dal loro papà nel 1983, alla partita tra il Trento di un giovanissimo Maran e l’Inter Primavera.

«Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per me – ha detto Rolando Maran – Trento è la mia città. In qualità di unico allenatore trentino del massimo campionato, spero di essere trainante per tutti i miei colleghi della provincia di Trento che ambiscono a traguardi come questo». Maran può contare su un collaboratore trentino, anzi da questa stagione due. «Christian Maraner non è più solo un collaboratore, tra di noi c’è una grande amicizia – dice l’allenatore del Cagliari – Lavoriamo assieme dalla mia stagione al Bari (2006/2007, ndr). E da quest’anno al gruppo s’è aggiunto mio figlio Gianluca, in qualità di video analyst».

Parlando di amicizia, a Peio è stata ricordata anche quella tra Rolando Maran e un altro grande trentino, il compianto Dino Panato. «Dino era un grande amico, lo conoscevo fin da quando ero adolescente, era amico di mio fratello: uno di casa, alla quale ero davvero molto legato. Le nostre strade si erano incrociate decine di volte sui campi di serie A: incontrarlo, con le sue immancabili battute, era sempre piacevole», ha aggiunto commosso Maran, che ha speso parole dolci anche per Peio e la sua nuova squadra: «È la quarta volta che vengo a Peio, due da giocatore e due da allenatore: ci sono le condizioni ideali per lavorare, tanto dal punto di vista ambientale quanto sotto l’aspetto dell’ospitalità. Sono felice di allenare il Cagliari: l’ambiente mi dà grande entusiasmo, la Sardegna è una terra di gente orgogliosa, fanno sentire orgoglioso anche me».

A Moena, davanti a 2.000 spettatori, terza amichevole e terza vittoria per la Fiorentina, dopo quelle colte contro Fassa e Borgo. I viola hanno battuto 2-1 il Verona. A segno nel primo tempo Giovanni Simeone e Federico Chiesa. Nel mezzo il momentaneo pareggio a firma di Cissè.

Twitter: @mauridigiangiac

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