Itas, fa flop anche il tifo Mai così pochi alla “prima”

“Soli” 2.116 spettatori domenica al PalaTrento, forse traditi dal valore (sulla carta) dell’avversario. Ma è cominciato anche il travaso sull’Aquila Basket


di Nicola Baldo


TRENTO. Per un palato abituato molto bene come quello della Trentino Volley due sconfitte di fila in due gare ufficiali sono una rarità. Dopotutto due ko uno dietro l'altro mancavano all'appello dal gennaio del 2010, oltre due anni e mezzo fa. Nessuno fa drammi chiaramente, ma certo è che un campanello nella testa di Stoytchev è suonato. Non per niente ha voluto subito, a fine gara, un confronto diretto con i suoi giocatori. Alla luce di quanto è successo finora in questo primo scampolo di stagione il Mondiale per Club assume ancora più importanza. Vincere è sempre la miglior medicina, ma sarà anche interessante vedere come nelle prime gare, ampiamente alla portata della squadra trentina, questa saprà ritrovare quel cinismo e quell'istinto killer che ha sempre sciorinato nei momenti importanti dei set e che è venuto invece a mancare sia in Supercoppa sia domenica.

Momenti importanti nei quali sarebbe utile anche il sostegno del pubblico. Ma, oltre al risultato della partita, un altro amaro dato è emerso domenica. Quella contro Vibo, infatti, è stata la “prima” dell'Itas in casa che ha raccolto il minor numero di spettatori in tutte e 13 le stagioni della Trentino Volley in serie A1. Il dato di 2.116 spettatori è inferiore a quello della “prima” dello scorso anno contro Monza (2.866) ma è anche inferiore rispetto agli esordi di tanti anni fa. Come, ad esempio i 3.573 spettatori contro Milano nel 2002 oppure i 3.244 contro Padova del 2005. Non solamente, insomma, alla “prima” di queste ultime stagioni quando in campo c'era una squadra simile ad uno schiacciasassi. Numeri che, chiaramente, sono indicativi solamente di questa prima giornata e che possono avere mille intrepretazioni. Dal – solo sulla carta ovviamente – non altissimo livello degli avversari sino alla crisi economica che, inevitabilmente, porta tutti a risparmiare quando si può. Un dato che fa riflettere però, se si pensa che in questo mese di ottobre la squadra in maglia bianca giocherà in casa solamente due partite, quella con Vibo e l'esordio in Champions League del prossimo 25 ottobre contro la Stella Rossa Belgrado. Che il pubblico trentino nelle occasioni che contano sia presente lo si è visto a Modena, in Supercoppa Italiana, con 6 pullman pieni e tante automobili ad andare su e giù per l'A22. Qualcuno fra i più appassionati sta anche già progettando le trasferte europee a Belgrado, Kedzierzyn-Kozle e Tours, ma per le grandi masse di sostenitori, quelli che sono “spettatori” più che “tifosi”, il rischio è quello di sacrificare partite dallo scarso appeal (almeno sulla carta) per poi comunque essere presenti nelle sfide chiave di una stagione lunghissima.

Alcuni, poi, si sono anche sdoppiati: nel senso che sabato sera sulle tribune del PalaTrento a seguire l’Aquila Basket si sono viste anche facce note fra i sostenitori del volley. In uno scambio di tifosi fra due pubblici, del volley e del basket, affini sotto diversi punti di vista. Il PalaTrento è pronto a tornare la bolgia di sempre. Di pari passo, però, con il ritorno della vera Itas in campo e non della sua fotocopia sbiadita vista domenica.

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