Italia, c’è da fare l’ultimo sforzo verso le finali di Nations League 

Calcio. Nemmeno a Sarajevo Roberto Mancini potrà essere in panchina. Il covid lo costringerà per la terza volta a guidare la squadra da remoto. La Bosnia non è avversario facile ma gli azzurri vogliono vincere e arrivare primi



Sarajevo (bosnia). Nemmeno a Sarajevo Roberto Mancini potrà essere in panchina. Il covid lo costringerà per la terza volta in questa settimana a teleguidare i suoi ragazzi verso la final four di Nations League. L'ultimo ostacolo per l'Italia è la Bosnia: vincere domani sera significa primo posto nel girone.

In panchina ci sarà ancora Alberico Evani: «Siamo arrivati alla fine, abbiamo costruito la possibilità di finire al primo posto, domani è una partita determinante - dice nella conferenza stampa trasmessa via youtube - sarebbe brutto non arrivare al primo posto ma ce lo dovremo guadagnare. Dovremo farci trovare pronti e attenti».

Il vice di Mancini non teme «appagamento» e cali di tensione post vittoria con la Polonia. «Abbiamo a che fare con bravi giocatori e ottime persone - sottolinea - Sono finiti i tempi dei complimenti, nella vita e nel calcio quello che hai fatto ieri non conta. Siamo tutti impegnati per il risultato. La Bosnia non ha ottenuto risultati ma è un' ottima squadra e lo ha dimostrato contro di noi, ci ha sempre creato grossi problemi. Dovremo limitare i rischi. Mancherà Dzeko ma ci saranno altri. Noi dovremo essere superiori per vincere la gara».

Rispetto alla sfida di Reggio Emilia con la Polonia ci sarà qualche cambio («Stiamo ancora valutando il recupero, qualcosa cambierà ma non molto rispetto a domenica», spiega Evani).

Osservati speciali Florenzi e Belotti che hanno stretto i denti e si sono allenati a parte: «Stiamo valutando soprattutto loro. Se non ci saranno grossi problemi dovrebbero essere della gara».

La Nazionale targata Mancini cresce e fa divertire. «Stiamo lavorando da due anni - sottolinea Evani- la crescita è importante e ci aspettiamo di crescere ancora per arrivare a livello delle migliori. I ragazzi hanno tanta qualità. Pensiamo a raggiungere il primo posto e poi penseremo ad affrontare le nazionali forti e vedere a che punto siamo. Adesso nostro problema si chiama Bosnia e cercheremo di vincere domani. Mancini È un allenatore carismatico, preparato e coraggioso. Si affida ai giovani, e quando lo fai devi avere pazienza. Ha convocato ragazzi che non giocavano ancora nei propri club e che poi sono diventati ottimi calciatori. Questa cosa piace al gruppo, considera tutti alla stessa maniera».

Una squadra che piace ad Alessandro Florenzi, nuovo capitano dell'Italia: «Questa è la squadra più divertente nella quale ho giocato. Domani non sarà una partita semplice - dice l'esterno del Paris Saint Germain - . La vittoria ce la dobbiamo meritare. Non è e non sarà una partita semplice. La Bosnia ci ha già messi in difficoltà, sarà una battaglia, ma noi siamo carichi».













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