Ciclismo pista

Infinita Paternoster: dopo il tris europeo c’è il titolo mondiale

E giovedì Letizia può farsi un altro regalo d’oro per il 17esimo compleanno: è in finale nell’inseguimento a squadre


di Luca Franchini


Letizia Paternoster è campionessa del mondo della corsa a punti. Dopo le tre medaglie d’oro conquistate ai campionati europei di Montichiari della scorsa settimana – nell'inseguimento individuale, nello scratch e proprio nella corsa a punti – l’astro nascente del ciclismo italiano in rosa ha fatto centro anche ai Mondiali di Aigle, in Svizzera, subito a segno nella gara che assegnava le prime medaglie. La 16enne di Revò (compirà 17 anni domani) è salita sul tetto del mondo e ha portato un’altra maglia iridata in Val di Non, impresa già riuscita in passato ai suoi conterranei Maurizio Fondriest (vincitore ai Mondiali su strada di Renaix 1988 tra i professionisti) e Rossella Callovi, quest’ultima vittoriosa a Mosca tra le Junior nel 2009, sempre nella corsa su strada.

La Paternoster, che è soltanto al primo anno in categoria, ha dimostrato ancora una volta tutto il proprio talento e una supremazia disarmante nei confronti delle avversarie, sia sotto il profilo tattico che agonistico: nelle qualificazioni del primo pomeriggio, la nonesa della Vecchia Fontana ha corso con intelligenza, andando a imporsi nella prima delle cinque volate in programma sui 50 giri di gara (10 km), quanto le bastava per garantirsi l'accesso alla finale. Letizia ha chiuso poi quarta nell’ultimo sprint, terza con 6 punti all’attivo nella classifica della propria batteria e brava a risparmiarsi per la corsa che metteva in palio le medaglie, disputata poco prima delle 19.

Il capolavoro Letizia lo ha compiuto proprio nella finale che assegnava il titolo, disputata sulla distanza di 20 km (100 giri e 10 volate). A mettere a dura prova la Paternoster ci hanno pensato la britannica Jessica Roberts e la polacca Wiktoria Pikulik, che sono riuscite a prendere un giro di vantaggio sul gruppo e a mettere così in saccoccia 20 punti. L’azzurrina, a quel punto, non ha più potuto fare calcoli ed è andata a imporsi in sei delle dieci volate in programma, chiudendo seconda nell’ultimo sprint: sono 35 i punti conquistati in totale dalla Paternoster, che ha preceduto la britannica Roberts (32 punti) e la polacca Pikulik (30), rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo. Più staccate le altre, con la danese Jorgensen quarta con 18 punti e la colombiana Duenas quinta con 13.

Un vero e proprio show quello della nonesa, che dopo lo storico tris europeo oggi potrà andare in cerca del bis iridato. Sempre ieri, infatti, la Paternoster ha preso parte anche alle qualificazioni dell'inseguimento a squadre, schierata nel medesimo quartetto che la scorsa settimana ha conquistato il titolo di campione d’Europa alla rassegna continentale di Montichiari (Brescia), con tanto di nuovo record del mondo (4’29”234). Le azzurrine (insieme alla Paternoster c’erano Elisa Balsamo, Chiara Consonni e Martina Stefani) hanno fatto registrare il miglior tempo in qualifica, coprendo i 4 chilometri di gara in 4’33”129 (media 52,722 km/h). Secondo posto per la Nuova Zelanda (4’33”440) e terza piazza per l’Australia, nettamente più staccata (4’36”762). Oggi sono in programma le semifinali, nelle quali l’Italia affronterà il Canada, quarto nelle qualificazioni con il tempo di 4’38”298. L'altro accoppiamento sarà Nuova Zelanda-Australia, con le due vincenti che si sfideranno nel tardo pomeriggio odierno per la conquista del titolo iridato. Domani, invece, toccherà alla bolzanina del Gs Mendelspeck Elena Pirrone, che difenderà i colori dell’Italia nell’inseguimento individuale, con qualificazioni in tarda mattinata ed eventuali finali in serata.

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