Rock Master

Il re dell’arrampicata costringe tutti con il naso all’insù

Il ceco Adam Ondra dà spettacolo e si aggiudica il titolo. Tra le donne si impone la francese Julia Chanourdie


di Matteo Cassol


ARCO. È andato al ceco Adam Ondra e alla francese Julia Chanourdie il titolo di Rock Master nelle rispettive categorie. Ad assegnarlo, la sfida del Rock Master Duel, che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico radunatosi ai piedi delle pareti del Climbing Stadium di Prabi di Arco. Come ogni anno la gara regina mette fianco a fianco i migliori arrampicatori mondiali, assieme a qualche wild card, per uno scontro parallelo su due tracciati identici (più lunghi e complessi di quelli della disciplina Speed, che vengono completati infatti in pochissimi secondi). A vincere, chi arriva più velocemente a fermare il cronometro sul top. Nei round di eliminazione maschile si sono scontrati atleti del calibro del campione di Lead Jakob Schubert, gli italiani Marcello Bombardi e Stefano Ghisolfi e, appunto, il velocissimo Adam Ondra, che ha continuato a battere gli altri e sé stesso, migliorando la propria prestazione un turno dopo l'altro. Una gara completamente dominata dall'atleta ambasciatore promozionale del Garda trentino, che anche in questa occasione ha dimostrato la sua tecnica, tenacia e velocità. Nelle semifinali il campione austriaco Schubert è caduto nella prima parte del tracciato, lasciando al giovane Bombardi il posto in finale, mentre il fenomeno ceco ha dominato il giapponese Korenaga. Nella finalina l'asso austriaco ha quindi conquistato un amaro terzo posto, mentre nella finale la promessa italiana ha tentato di tenere il passo di un inarrestabile Ondra, che ha completato la via con un tempo record di 58.53 secondi. Nel Duel femminile, invece, Julia Chanourdie ha lasciato dietro di sé la campionessa slovena Janja Garnbret, reduce dalla vittoria di Coppa del Mondo che però, come altre prima di lei, ha avuto qualche problema con i rinvii e la rotazione sul tetto nella parte finale del tracciato. In terza posizione l'inglese Molly Thompson-Smith, che ha battuto nella finalina la belga Anak Verhoeven. Da parte sua la giovanissima italiana Laura Rogora, inserita come wild card nelle liste di partenza, non è riuscita a guadagnarsi le semifinali.













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