Il ragazzo prodigio del movimento  è il tedesco Geiger 

Il classe ’97 sorprende tutti in val di Fiemme, eclissando anche il blasonato compagno di squadra Eric Frenzel



LAGO DI TESERO. In Val di Fiemme è sbocciato un ragazzo prodigio. Si tratta del tedesco Vinzenz Geiger, un combinatista che pare proprio un “geyser” pronto a esplodere. E chi l’avrebbe detto che sarebbe stato proprio lui - e non il compagno di squadra cinque volte campione della Coppa di Cristallo Eric Frenzel - a determinare la Team Sprint di Coppa del Mondo di combinata nordica disputatasi ieri fra lo Stadio del Salto e il Centro del Fondo di Lago di Tesero? In mattinata i parziali di ski jumping hanno eletto come migliore la seconda squadra tedesca, quella composta proprio dal giovanissimo classe 1997 Vinzenz Geiger e da Eric Frenzel (261.1 in coppia), strepitoso il salto del primo, a scompaginare le carte visto che i favoriti sembravano Fabian Riessle e Johannes Rydzek (+0.15). In terza posizione due “garanzie” al salto, i fratelli giapponesi Akito e Yoshito Watabe (+0.17), entrambi autori di ottimi salti. Gli azzurri erano attesi alla “prova del 9” davanti al chiassoso pubblico fiemmese, soprattutto con le trombette dei ragazzi delle scuole, ma il solo a effettuare un buon salto è stato Aaron Kostner, in coppia con Armin Bauer, diciottesimi i due altoatesini. Ventesimi invece Raffaele Buzzi e Alessandro Pittin, a oltre tre minuti dalla vetta. Dallo Stadio del Salto al Centro del Fondo per la conclusione della narrazione sportiva fiemmese, con il leader Eric Frenzel (Germania II) subito tallonato da Rydzek e i giapponesi a resistere in terza posizione. I finlandesi arrancano mentre l’Austria è quarta, là davanti Germania II, Germania I e Giappone I non si schiodano. Un buon allenamento anche per Frenzel, il quale solitamente non partecipa a questo tipo di contese, ma i modesti risultati (per lui) nelle prime tappe di Coppa del Mondo hanno fatto propendere i tecnici per una sua partecipazione proprio in coppia con il giovane rampante, anche forse per una crescita personale di quest’ultimo. Italia I e II recuperano qualche posizione, con lo schieramento di Pittin 15° e quello di Bauer 17°. Gli scambi tra Frenzel e Riessle sono frequenti e il Giappone è già stato superato sia dalla Finlandia che dall’Austria. Geiger sembrava la “vittima sacrificale” di giornata, ma il ragazzo terribile non molla, concedendo al pubblico fiemmese uno scoppiettante rush finale. Il norvegese Magnus Moan ha spento parecchie candeline ma resta una figura di riferimento per la combinata nordica, e parte in una furiosa rimonta. Al nono giro Frenzel vede Riessle a pochi metri e lo “scontro fatidico” tra Geiger e Rydzek, entrambi di scuola Oberstdorf, è alle porte. Austria e Norvegia si danno da fare per agguantare il gradino più basso del podio, mentre Frenzel aspetta a braccia aperte Geiger sul traguardo, un epico finale che premia la gioventù e forza di volontà di un ragazzo con un roseo futuro davanti a sé. Eric Frenzel è già padre, ma Geiger pare già sotto l’ala protettiva del campione: «Sono molto orgoglioso e anche un po’ sorpreso dal mio compagno. Lui è molto giovane, ma oggi ha dato una bella prova di sé. Non credevo di vederlo così agguerrito fino al traguardo, è qualcosa che non succede tutti i giorni». 33:18.4 il tempo fatto registrare dai due, di 0:15 più lenti Fabian Riessle e Johannes Rydzek, mentre il fotofinish assegna il “bronzo” alla Norvegia di Magnus Moan e Mikko Kokslien, sul team finlandese I di Ilkka Herola ed Eero Hirvonen, il quale resta con un “pugno di neve” in mano. Azzurri in 14.a (Buzzi – Pittin) e 15.a posizione (Kostner – Bauer), ma con alcuni fra i migliori tempi sugli sci da fondo di giornata.













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