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Il Dro affronta la nobile decaduta Triestina

Domenica lo spareggio per restare in serie D. Manfioletti prepara il big match con cura maniacale; gli alabardati sono in ritiro da due settimane


Daniele Loss


DRO. Tutto in un pomeriggio. Meno due alla sfida playout da “dentro o fuori” contro la Triestina: il Dro lavora sodo sul campo di “Oltra” perché domenica, volenti o nolenti, sarà salvezza o retrocessione. Stefano Manfioletti sta preparando la partita contro i friulani con la consueta e maniacale cura dei dettagli, anche se le notizie riguardo agli avversari sono, al momento, piuttosto frammentarie. Di certo vi è che, ad oggi, il tecnico gialloverde può disporre dell'intero organico, visto che anche i lungodegenti Proch (che a fine stagione tornerà all'Alto Adige assieme a Cremonini) e Donati sono pienamente recuperati e pure l'acciaccato Chesani sarà della partita.

Manfioletti lavora sul campo, mentre la società si sta preparando “all'invasione” di tifosi friulani: da Trieste saranno almeno 250 i tifosi che raggiungeranno l'Alto Garda al seguito della formazione biancorossa. Tre pullman sono già stati completati e tantissimi altri supporters si muoveranno con mezzi propri. Probabile, a quel punto, che ai tifosi ospiti venga destinata la tribuna principale dell'impianto droato, mentre gli “aficionados” di marca locale saranno dirottato nella struttura in Dalmine posta a fianco degli spogliatoi. E, a tifare Dro, ci saranno anche giocatori e dirigenti del Calciochiese, il cui destino sportivo è strettamente connesso a quello del team gialloverde: se, infatti, Ischia e compagni riusciranno a mantenere la categoria, i chiesani potranno festeggiare la permanenza in Eccellenza, altrimenti saranno retrocessi in Promozione.

La Triestina sta preparando in maniera assolutamente inusuale la sfida di Dro: la compagine alabardata è in ritiro permanente praticamente da due settimane a Marina di Ravenna. Il presidente Pontrelli ha spedito la squadra in Romagna alcuni giorni prima della partita contro il Legnago, poi il ritiro è proseguito per tutta la scorsa settimana e quella attuale e si concluderà domani, quando la truppa friulana partirà alla volta del Trentino. Ferazzoli, esonerato un mese e mezzo fa e richiamato martedì scorso alla guida della Triestina (contro il Legnago era stato Lotti a guidare la squadra visto che, a poche ore dalla partita contro i veronesi, la dirigenza aveva sollevato dall'incarico il tecnico Gagliardi), ha suddiviso il lavoro in due “tronconi”: la scorsa settimana è stato curato l'aspetto fisico con un pesante richiamo di preparazione, mentre da martedì ad oggi si concentrerà sulle questioni tattiche.

A meno d'improbabili scelte dell'ultima ora, domenica la Triestina si schiererà secondo il “4-3-1-2” con Manzo (o Proia) alle spalle del bomber Rocco e Milicevic. Di certo vi è che Ferazzoli, assai apprezzato dai giocatori e dalla piazza, ad oggi può disporre dell'intera rosa, compreso il portiere titolare Di Piero, pienamente recuperato dal colpo al costato che l'aveva costretto a saltare la sfida contro il Legnago.













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