Ignazio Moser bronzo agli Europei su pista E adesso vola tra i pro

Ciclismo. In Lituania il figlio di Francesco sale sul podio con il quartetto dell’inseguimento: «Meritavamo l’argento»


di Luca Franchini


TRENTO. Ignazio Moser sale sul podio ai campionati europei di ciclismo su pista, medaglia di bronzo insieme al quartetto azzurro nella prova dell'inseguimento a squadre. Il giovane figlio del campionissimo Francesco Moser ieri ha chiuso come meglio non poteva la stagione 2012, la sua ultima da dilettante prima del passaggio (definito ormai da tempo) nella formazione Continental dell'americana Bmc Racing, dove dal 2013 (ma nella squadra Pro Tour) correrà anche il passista perginese Daniel Oss.

Dopo l'esperienza in Coppa del Mondo di ciclismo su pista in Colombia, dove la prestazione di Ignazio e compagni è stata pregiudicata da una sfortunata caduta del veneto della Zalf Paolo Simion, la giovane Italia dell'inseguimento è riuscita a centrare l'obiettivo alla rassegna continentale Elite di Panevezys, in Lituania, con un pizzico di rammarico per i pochi decimi che hanno estromesso gli azzurri dalla finale per l'oro. L'Italia del commissario tecnico Marco Villa si è presentata alle qualificazioni del mattino senza uno dei quattro titolari, il veneto Paolo Simion, che il ct ha voluto parzialmente risparmiare per la prova dell'omnium di oggi, nella quale il portacolori della Zalf parte con ottime chance di medaglia. Alla prova di qualifica, quindi, hanno preso parte i due ventenni della Trevigiani Liam Bertazzo e Ignazio Moser, il 23enne professionista della Liquigas Elia Viviani e Michele Scartezzini, preferito appunto a Simion.

Gli azzurrini hanno coperto i 4 chilometri di gara in 4'08”930, un tempo di soli 4 decimi più alto rispetto a quello fatto registrare dalla Germania (4'08”520), che ha così conquistato il pass per la finalissima contro l'imprendibile Russia (4'01”802 alla media di 59,553 km/h). E il rammarico nasce dal fatto che nella finale per il bronzo, disputata e stravinta contro i padroni di casa della Lituania e con Simion al posto di Scartezzini, l'Italia è riuscita ad abbassare notevolmente il proprio tempo, chiudendo in 4'06”380, mentre la Germania è stata surclassata dalla Russia in finale (altissimo il crono dei tedeschi, 4'11”).

«C'è il rammarico per l'argento mancato, ma siamo comunque contentissimi per la medaglia – spiega dalla Lituania Ignazio Moser – Anzi, più che della medaglia, siamo contenti per il tempo fatto registrare nella finale per il bronzo (4'06”380 contro il 4'11” della Lituania, partita a tutta per mettere in crisi gli azzurri, ma poi calata alla distanza, ndr). Un crono che in Italia non si vedeva da tempo. La soddisfazione nasce soprattutto dal fatto che siamo tutti molto giovani: basti pensare che, oltre a me, c'erano altri due classe 1992 e Viviani classe 1989. Pertanto, i margini di miglioramento non mancano e questo risultato rappresenta un ottimo punto di partenza. Per quanto mi riguarda, sono contento di aver chiuso la stagione con questa prestazione ed ora mi concentrerò sulla nuova avventura».

Ignazio Moser dall'anno prossimo vestirà la maglia della squadra Continental della Bmc Racing, assieme ad altre giovani speranze del ciclismo mondiale. Per quanto riguarda il calendario 2013, in linea di massima, il ventenne figlio del “Checco” sarà impegnato soprattutto al Nord, in Belgio e in Francia, nelle classiche cosiddette minori. Ignazio, inoltre, prenderà parte anche ad alcune corse internazionali per under 23, tra cui potrebbe esserci anche il trofeo Degasperi, che nel 2013 partirà da Trento ed arriverà a Bassano del Grappa.

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