Fatica, amicizia e passione Parlano i protagonisti 

Considerazioni tutte positive. Il fondista Cristian Zorzi: “Giornata ideale, calda ma non troppo” Tra le donne anche solidarietà. Jessica Leonardi: “Mi è caduta la catena, Chiara Ciuffini mi ha aspettato”



Trento. Sergei Pomoshnikov è il primo ad arrivare sul Monte Bondone: “Facevo ciclismo da professionista cinque anni fa, ero sempre in Italia perché qui ci allenavamo. Di conseguenza ho conosciuto una ragazza italiana e ci siamo sposati. Il prossimo anno torno e proverò a vincere il lungo”.

I protagonisti.

Secondo il bravo Antonio Surian: “Era la prima volta per me qua e direi che è andata bene. Ho optato per il corto perché sulla lunga sarei ‘saltato’”. Il trentino Filippo Calliari ci ha provato ma non è bastato: “Sapevo che in salita non sarei stato uno dei più forti quindi ho voluto anticipare tra Lavis e Trento, è andata bene e sono riuscito a prendere un buon margine, ma alla fine mi hanno preceduto, avevano un altro passo nonostante - essendo trentino - conosca benissimo questa salita”.

La voce di Zorzi.

Tra i mediofondisti anche un concorrente d’eccezione, il fondista Cristian Zorzi: “Giornata ideale, caldo ma non troppo, un’arietta fresca che ha fatto bene ai corridori del lungo. Quando si fa il Bondone però, a differenza delle altre gare, nessuno parla e tutti si concentrano per arrivare in vetta”. Superlative Chiara Ciuffini e Jessica Leonardi tra le mediofondiste: “Amicizia prima di tutto, mi è caduta la catena sul Bondone e Chiara mi ha aspettato, per me non aveva senso fare la volata. Siamo amatori, per me è un gioco, e tra noi è quasi come essere compagne di squadra. Le gare in Trentino sono le più belle”.

Donne protagoniste.

Olga Cappiello c’è sempre: “Contenta di questo terzo posto, mi sono difesa come ho potuto e sono felice di aver raggiunto il traguardo del podio. Questa gara mi piace moltissimo, è adatta alle mie caratteristiche di passista”. Qualche ora più tardi tocca ai granfondisti, a cominciare dal “Principe delle Granfondo” Tommaso Elettrico: “Tenevo a far bene, ero contento della vittoria alla Maratona delle Dolomiti e volevo ripetermi. Battagliata fino alla fine, poi ho sferrato l’attacco. Ho risposto bene fino in fondo arrivando sul rettilineo finale pronto negli ultimi 200 metri”.

Il secondo è straniero.

Seconda posizione per il colombiano Oscar Tovar Rivera: “L’Italia è bellissima e questa salita mi piace particolarmente. Ci ho provato fino alla fine e direi che questo secondo posto è positivo”. Gradino più basso del podio per Paolo Castelnovo: “Ottima gamba per me oggi, ci ho provato tante volte, siamo rimasti in quattro ma Tommaso è stato più veloce ed ha vinto in volata senza grossi problemi. Puntavo a fare più selezione possibile ma non ce l’ho fatta a staccare tutti”. La slovena Erika Jesenko arriva a Vason con largo anticipo: “Sono stanchissima, mi mancano le forze, non saprei cos’altro dire”.

L’onore delle armi.

A Manuela Sonzogni l’onore delle armi: “La gara è andata bene ma era la prima di quest’anno, quindi mi sono venuti i crampi ad inizio Bondone. Sono contentissima comunque, sapevo di fare il lungo ma è stata dura perché non avevo il dislivello, la slovena era con me ad inizio salita ma poi ho dovuto mollare e gestire. Ho deciso di prendermi una pausa dal ciclismo agonistico, ma qui non potevo proprio mancare”. Simona Parente terza e felice: “Quarta fino a sette chilometri dall’arrivo, non ero in condizione ed avevo già mollato sul primo Bondone. Mi sono detta ‘fatti un buon allenamento’ lasciando perdere le ambizioni di classifica, ma la Rausch ha avuto un problema tecnico, così la fortuna mi ha aiutato e sono giunta a podio”. M.F.















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