LA GIOIA DI "DORO"

Dorothea Wierer si gode la Coppa: "Orgogliosa di me e della squadra"

L'altoatesina ha conquistato la Coppa del mondo di biathlon al termine di una stagione esaltante. Mai nessun atleta della Nazionale, uomo o donna, era riuscito in quest'impresa.

Le foto - Dorothea Wierer nella storia dello sport italiano



OSLO. "Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molto orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte. Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione, diamo sempre tutto, a partire dai tecnici e dallo staff. Sono davvero felice", commenta a caldo la biatleta di Rasun. 

Il segreto? La continuità. "In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non è andata al 100%. Ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e crescere ancora un po' sugli sci", spiega Dorothea Wierer.

Uno spot per la disciplina. "Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre più spazio in tv, perché è uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto all'utimo secondo: è molto affascinante. Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia", conclude l'azzurra. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»