Aquila Basket

Dietro l’impresa di Reggio difesa e crescita corale

Pascolo monumentale, Flaccadori sempre più decisivo. Unica nota stonata l’infortunio di Baldi Rossi: salterà almeno l’incontro di domenica con Brindisi


di Sergio Zanella


TRENTO. Giornata di riposo in casa Dolomiti Energia, dopo la sbornia di emozioni del trionfo europeo di Reggio Emilia. Gli occhi erano tutti puntati sull’infermeria, dove si continua a monitorare la situazione di Poeta e soprattutto il brutto infortunio al ginocchio occorso a Baldi Rossi. Il lungo nativo di Vignola ha provato a dare carica alla squadra sui social network, ma il dottor Diana ha fatto capire che Baldi Rossi salterà sicuramente la partita contro Brindisi. «Filippo lamenta un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro. Per valutare eventuali problemi a carico dei legamenti collaterali verrà eseguita domattina un’ecografia da parte del dottor Niccolini, mentre per un’ulteriore valutazione sarà probabilmente necessario attendere l'esito di una risonanza magnetica da effettuare a inizio della settimana prossima. Solo allora sarà possibile stimare gli effettivi tempi di recupero del giocatore. Poeta concluderà invece gli accertamenti del caso nei prossimi due-tre giorni, e in base ai risultati e alle sensazioni dell'atleta verrà valutata la possibilità di un suo rientro in campo».

L’urlo dopo la partita del PalaBigi resta quindi un po’strozzato in gola, anche se la prestazione degli otto eroi a disposizione di coach Buscaglia meriterebbe davvero i titoloni a tutta pagina. Löfberg a parte, rimasto sul parquet solamente per 40 secondi, gli aquilotti scesi in campo hanno infatti dimostrato la loro voglia di portare il proprio mattoncino alla causa. Da Pascolo, indiscusso MVP della partita grazie ai 25 punti e 6 rimbalzi mandati a referto, fino ad arrivare a Lechthaler, che ha segnato il suo primo punto nella seconda fase di Eurocup, tutti i componenti del roster hanno dimostrato una consistenza raramente vista in precedenza. Il tabù contro i reggiani, nato dopo le 4 sconfitte consecutive maturate nei primi confronti ufficiali tra le due squadre, è così stato cancellato con un colpo di spugna. La prestazione di mercoledì fa infatti il paio con quella dell’Epifania, quando Trento aveva dominato Kaukenas e compagni grazie ad un maggior ritmo di gioco e alla capacità di correre spesso e volentieri in transizione offensiva. Anche al PalaBigi questa trama ha finito per ripetersi, con il lampante dato degli 8 recuperi trentini contro i 3 reggiani che ha chiarito come la Dolomiti Energia sia in grado di esprimere il suo miglior gioco quando è capace di sovrastare difensivamente l’avversario. A tutto questo va poi aggiunta la crescita a livello di mentale di alcuni elementi, su tutti Diego Flaccadori. Il giovane bergamasco in questo scorcio di 2016 ha dimostrato una capacità innata di fare sempre la cosa giusta al momento giusto, non limitandosi più a tirare dai 6,75 ma riuscendo anche ad essere prezioso quando si tratta di dare un contributo nella battaglia a rimbalzo o nella fase di interdizione. Bene anche Lockett, che se fosse in grado di replicare con maggiore frequenza la prestazione del PalaBigi sarebbe destinato a diventare uno dei “pezzi grossi” del nostro campionato.

Archiviata la trasferta di Reggio, ora l’attesa è tutta per sapere il nome della futura avversaria nelle top16 (una tra Saragozza, Sassari e Galatasaray) e per recuperare al più presto quegli elementi che hanno dovuto pagare un conto salato alla sorte e agli infortuni.

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