VOLLEY A1

Da Re: "La Cev? Un salasso almeno fino alle fasi finali"

Parla il general manager della Energy T.I. Diatec: "La coppa in questi primi turni costa come la Champions ma ha una bassa valenza mediatica ed economica"



TRENTO. Domani e lunedì tornerà in campo la SuperLega maschile, ma senza la Energy T.I. Diatec. La squadra di Stoytchev, infatti, osserverà il proprio turno di riposo potendo così avere ora a disposizione dieci giorni per recuperare l’acciaccato Lanza e preparare la prossima gara, ovvero la trasferta in casa dell’Altotevere San Giustino. Ma l’attenzione in casa Trentino Volley è anche sulla Coppa Cev, una manifestazione che ha lati positivi ed altri negativi.

«Il lato positivo – commenta Bruno Da Re, general manager di Trentino Volley – è che per noi è un orgoglio poter prendere parte ad una competizione europea, oltre ad essere un impegno che ci siamo presi nei confronti della città, dei tifosi, degli sponsor e di tutto il Trentino, per portare in Europa il nome della nostra provincia». Non avrà l’appeal (e le tv) della Champions League, ma almeno più avanti quando le avversarie diventeranno di spessore la Coppa Cev avrà una grande importanza. L’aspetto negativo di questa coppa è rappresentata dall’impegno economico per affrontarla.

«Per quel che riguarda gli aspetti economici è un salasso – prosegue Da Re – perché partecipare alla Cev costa quanto partecipare alla Champions League, ma non ha la stessa valenza mediatica. Non si hanno obblighi di trasmissione tv delle partite, né di tenere certi standard, basti pensare che la squadra ha giocato in Serbia nel turno precedente senza nemmeno il mondoflex per terra. Noi abbiamo comunque organizzato ogni partita interna come se fosse una gara di Champions perché questo è il nostro standard e non vogliamo certamente abbassarlo. Ma ha dei costi da affrontare e con poco ritorno, da questo punto di vista». Almeno in questi primi turni, dove gli avversari non hanno nomi di grandissimo appeal. Vedi alla voce partita contro il Maccabi Tel Aviv di giovedì sera.

L’appeal di questa manifestazione è destinato ad aumentare solamente fra due turni, quando resteranno solamente le migliori squadre di questo tabellone ed a queste si aggiungeranno le quattro squadre eliminate dai gironi di Champions League. Sestetti che potrebbero essere nomi quali Fenerbahce, Paris, Tours o, perfino, Lube Treia se dovesse andar male nelle ultime gare del girone alla squadra di Giuliani. Di contro le quattro squadre favorite (a meno di inattesi scivoloni nel prossimo turno) per superare i quarti della Cev sono Trentino Volley, i polacchi dello Zaksa o l'Izmir, la Dinamo Mosca di Ivan Zaytsev ed una fra Istanbul e Lennik.

«La differenza rispetto alla Champions League – prosegue Da Re – è che la Coppa Campioni parte subito fortissimo, mentre la Coppa Cev ti cambia la vita quando arrivi negli ultimi turni, quando affronti le squadre che scendono dalla Champions, le semifinali e le finali. Noi ora andremo a Tel Aviv rispettando al massimo l'avversario e comportandoci come sempre, perché ci teniamo a ben figurare in Cev». I problemi legati alla Cev sono i tempi: si va in Israele subito prima del big match con Modena, mentre i turni caldi di quarti, semifinali e finali sono a ridosso della fine della regular season ed in pieni playoff. Quando, cioè, davvero non si potrà sbagliare nulla in nssuna manifestazione.













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