Ciclismo

Corse amatoriali, Fontanari sprona Acsi e Fci

Alla presentazione della Carina - Brao Caffè l’invito ad unire gli sforzi per organizzare nuove gare



TRENTO. Il patron Silvano Fontanari ha presentato la propria formazione, quest’anno denominata “Carina”, prodotto di punta della distilleria Unterthurner, assieme allo storico marchio dalla Brao Caffè e dell’azienda altoatesina Iprona. Come da tradizione alla presentazione della più titolata squadra cicloamatoriale regionale (tre titoli italiani, un mondiale e un’europeo). A vestire la maglia della Carina - Brao Caffè, quest’anno completamente grigio titanio, saranno in primis Andrea Zamboni, Michael Tumler, Stephan Unterthurner, Daniele Bergamo, Paolo Decarli, Piergiorgio Dellagiacoma, Mario Apolloni, e Tarcisio Linardi. I nuovi arrivati sono invece Davide Gottardi, atleta rivelazione del 2016 e particolarmente portato per le granfondo, l’altoatesino Alois Vigl, storico scalatore ex campione del mondo master Uci, e Marcellina Dossi, poliedrica atleta lagarina che affiancherà Paola Raoss, Elisa Zamboni e Claudia Paolazzi nella sezione femminile. Andrea Gasperini, Cristian Galter, Andrea Gatti e Mirco Decarli completano i quadri.

Fontanari nel corso del suo intervento ha sottolineato come i comitati Acsi e Fci abbiano messo in campo una nuova dirigenza e ha auspicato che questa sia all’altezza delle aspettative del movimento dei cicloamatori, che sono la vera linfa dello sport del pedale. «Che spettacolo – ha detto – se il Comitato Acsi riuscisse a integrare il calendario degli ultimi anni con qualche gara diversa dalle solite in salita o cronoscalate e se la Federazione veramente riuscisse ad abbinare qualche manifestazione per le categorie giovanili con una manifestazione per cicloamatori, come successo in passato alla Bolghera. Avere un challenge di gare cicloamatoriali a organizzazione mista Acsi-Fci in modo da unire il ciclismo trentino per il bene di tutti, con gare variegate: una gara in circuito, una mista, una in salita e una cronometro, oppure, perché no, rispolverare anche il Giro del Trentino a ferragosto, la stessa Bolghera a fine marzo, una fascinosa e sempreverde Trento-Ponte Alto magari aperta anche alle categorie giovanili, in modo che tutti possano correre in bici sulla strada del mito in una delle più antiche gare d’Italia».

Grazie ai lusinghieri e continui successi mietuti sia su strada che con la mountain bike. Andrea Zamboniè stato proclamato atleta dell'anno 2016.













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