Cesare: «In vantaggio dopo la prima salita, poi ho tirato dritto» 

La gioia del trentino: «Questa è una vittoria importante, con un avversario come Gray non è stata una gara facile»



FONDO. Con il successo di ieri, il terzo consecutivo, Cesare Maestri ha raggiunto Alex Baldaccini, Giuliano Battocletti, Antonio Molinari e Giovanni Lorenzini a quota tre vittorie alla Ciaspolada e ora può mettere nel mirino il re dell’albo d’oro della classicissima della Val di Non, Luigi Pastore, che in carriera di successi è riuscito a collezionarne cinque. A differenza di Pastore, però, Maestri ha messo in bacheca un oro iridato, al termine di una gara condotta con un ritmo di poco superiore ai 3’30” a chilometro. Sulla neve. «Sono davvero contento per questa vittoria, che assume un valore ancora più elevato rispetto alle precedenti due in virtù della titolazione di campionato del mondo e del livello dei partecipanti – ha dichiarato il giudicariese di Bolbeno – Quando nella starting list ho visto il nome di Joseph Gray, ho capito che non sarebbe stato facile. È un atleta molto forte, con cui ho già avuto modo di confrontarmi».

Tattica vincente non si cambia, verrebbe da dire, perché Maestri ha attaccato già nei primi chilometri, come accaduto nel 2017 e nel 2018. «A dire il vero, questa volta, pensavo di adottare una tattica un po’ più accorta – ha aggiunto Maestri – Avevo programmato di fare la gara su Gray, quanto meno per la prima metà. Al termine della prima salita del percorso, ho provato ad allungare per vedere qual era la risposta dei miei avversari. Sono riuscito a prendere subito un buon vantaggio e, a quel punto, ho deciso di tirare dritto».

Quella di ieri è indubbiamente la vittoria più bellA delle tre conquistate alla Ciaspolada, che sembra portar bene al runner trentino. «Vincere laCiaspolada mi ha sempre portato bene per il prosieguo della stagione, speriamo sia così anche quest’anno – ha concluso Maestri – In tanti provavano a gufare dicendomi “non c’è due senza tre”. Alla fine hanno avuto ragione loro».

Maestri può sorridere, mentre l’americano Joseph Gray deve accontentarsi per il secondo anno consecutivo della medaglia d’argento, comunque tutt’altro che da buttare. «È stata una bella gara, disputata in un bellissimo ambiente e con un pubblico che nel finale ci ha veramente spinti verso il traguardo – ha commentato lo statunitense – Maestri ha fatto un’ottima gara. Durante il secondo giro sono riuscito a riavvicinarmi un po’, ma il distacco era notevole. Bravo lui».

Gioia doppia, infine, per la toscana Anna Laura Mugno, che per la prima volta è riuscita a inserire il proprio nome nell’albo d’oro della Ciaspolada e lo ha fatto nell’edizione più importante, quella con valenza di campionato del mondo. «Volevo tanto questa vittoria, soprattutto dopo la delusione per il secondo posto dello scorso anno, a soli 5” dall’allora vincitrice Laia Andreu Trias – ha raccontato la vincitrice – Questo titolo mondiale lo dedico in primis a me stessa, perché nell’atletica nulla viene per caso, i risultati sono frutto di tanto lavoro e sacrificio». (l.f.)

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