Finale scudetto

Buscaglia: «Stessa partita giocando un po’ meglio»

Craft suona la carica per gara-4: «Dobbiamo portare a casa la vittoria limitando le palle perse, migliorando la percentuale dalle lunetta e giocando duro i minuti finali»



TRENTO. Gara-3 è ormai in archivio e in riva all’Adige è tutto pronto per il via a gara-4 (venerdì sera alle 21.15 con diretta Raidue e Sky Sport 1 HD), match fondamentale per capire le reali possibilità trentine di mettere in bacheca uno scudetto che avrebbe del clamoroso.

Per preparare al meglio il quarto atto della serie, fondamentale in casa Aquila è sistemare ciò che non è andato in gara-3, con coach Maurizio Buscaglia che, ripensando al 67-73 di mercoledì sera, ha spiegato: «L’analisi della partita non può che essere già proiettata verso gara-4. Nella prima metà partita abbiamo difeso bene il perimetro e la linea dei tre punti e, grazie all’ottimo lavoro fatto, ci siamo distesi bene in contropiede correndo come sappiamo. Non stavamo tirando bene i liberi e stavamo perdendo qualche pallone di troppo, soprattutto dal palleggio, e purtroppo questa tendenza è proseguita anche nella seconda metà gara. Questo, alla lunga, assieme alla capacità di Venezia di continuare a giocare insieme anche nei loro momenti di difficoltà, ci è forse costato la partita. Gara-4? In 36 ore non si può cambiare granché. Quello che dovremo fare sarà aggiustare qualcosina, sperare di tirare un po’ meglio dalla lunetta e quindi, in sintesi, giocare solo un po’ meglio lo stesso tipo di match fatto stasera».

Ricalcano sostanzialmente il pensiero di coach Buscaglia le parole della vigilia di uno dei bianconeri più in luce in gara-3, Aaron Craft che – anche correndo il rischio di risultare semplicistico – riduce tutto ad un discorso di precisione al tiro. «Gara-4 sarà una partita chiave, importante soprattutto per noi – ha detto il playmaker dell’Ohio – Dovremo trovare il modo di portare a casa una vittoria sul nostro campo, stando attenti alle piccole cose, che spesso in questi casi risultano decisive. Dovremo limitare le palle perse, aumentare le percentuali dalla lunetta e giocare duro nei minuti finali del match. Non credo che Venezia stia facendo niente di particolare: loro stanno segnando tiri importanti quando conta e noi li stiamo sbagliando. Per il resto mercoledì abbiamo giocato una buona partita – conclude il numero 4 bianconero – ci è solo mancato qualcosa per finire bene negli ultimi due periodi».

Stato d’animo diametralmente opposto per la Reyer Venezia che, con una seconda vittoria consecutiva questa sera al pala Trento, si porterebbe a un passo dallo scudetto. «Quella di gara-3 è stata una vittoria molto importante, che ci consente di riprenderci il vantaggio del campo nella serie – ha commentato il coach oro granata Walter De Raffaele – È stata una partita dura come le altre, sia dal punto di vista fisico che del dispendio di energie. Abbiamo impattato bene la gara, non capitalizzando però il vantaggio acquisito e lasciando fare a Trento quello che sa fare bene, ossia correre bene il campo. Nella seconda metà gara Stone da 4 e Ejim da 5 ci hanno dato tanto, ma credo che soprattutto la squadra abbia dimostrato grande solidità mentale. Spendo una parola per Benjamin Ortner, è stato molto bravo a farsi trovare pronto dopo essere rimasto fermo diverse partite. Il canestro di Ariel Filloy? Forse è stata la chiave per cambiare l’inerzia della partita».













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