Basta un’Itas “calante” per incassare la 13esima 

Volley SuperLega. Anche Padova cede in tre set alla Blm Group Arena, ma la squadra di Lorenzetti, partita forte, ha rischiato grosso nel terzo (35-33): la fatica si sta facendo sentire


Paolo Trentini


Trento. Alla Blm Group Arena cade in tre set anche Padova e l’Itas Trentino raccoglie altri tre punti e festeggia la tredicesima vittoria di fila. Un ruolino di marcia che da dicembre non conosce ostacoli – se non il tie-break contro Monza, che ha solo rallentato la corsa di Giannelli e compagni – e che ha portato momentaneamente Trento a soli 3 punti da Civitanova, anche se ora sono i marchigiani ad avere una partita da recuperare. Ieri i whites hanno disputato una partita buona ma in un progressivo calando. Molto bene il primo set, nel quale hanno lasciato solo le briciole a Padova, benino il secondo, con gli attaccanti che si sono presi una piccola pausa, malino il terzo, perché gli uomini di Lorenzetti non sono riusciti a imbastire dei contrattacchi puntuali per chiudere la partita e hanno dovuto attendere ben 12 match point. Segno che, se non la fatica, si stanno facendo sentire le scorie mentali del periodo intenso e la mancanza di allenamenti per rimediare alle piccole sbavature tecniche che col tempo rischiano di diventare problemi seri.

Per buona sorte degli uomini in completo bianco sabato contro Cisterna ci sarà l’ultimo incontro ravvicinato, poi avranno una settimana intera per prepararsi a Vibo.

«La prima cosa che conta è vincere - ha spiegato il libero Rossini - e siamo contenti della tredicesima vittoria, anche se è un periodo che ci alleniamo poco e forse ora si sta cominciando a vedere. Dobbiamo però essere bravi ad affrontare ogni avversario che abbiamo di fronte e a trasformare gli episodi in più punti possibile, come stiamo facendo. Questa è l’ultima settimana che ci vede impegnati ogni tre giorni, cerchiamo di superarla per poi preparare la sfida che ci attende domenica 24 a Vibo. Oggi non è stato facile, sapevamo che loro possono concedere qualche punto ed errore gratuito, ma sono una squadra giovane con delle bellissime individualità e le hanno mostrate questa sera. Nel terzo set la partita è diventata dura perché qualche punto rocambolesco ha premiato la loro audacia. Noi siamo stati doppiamente bravi a non innervosirci e portare a casa i tre punti».

Padova palesa grossi problemi in palleggio nel primo set - con tutto il rispetto, Shoji e Ferrato non sono Travica - e a Trento bastano due parziali firmati Abdel-Aziz per prendere vantaggio. Il primo lo conclude con un ace (9-4), il secondo con 4 punti su servizio di Giannelli (15-7). Per i locali inizia bene anche il secondo (6-1) ma si smarriscono in ricezione (Lorenzetti parlerà di mancanza di concentrazione) sul servizio di Sohji e in difesa in generale. Abdel-Aziz si prende una pausa e gli ospiti rientrano (13-12) e pareggiano (16-16) con l’ace di Stern. Con un po’ di fortuna, abbastanza nastrino e molto metro arbitrale (che chiama un tocco falloso dei patavini in colpevole ritardo), Lucarelli trova dai 9 metri il 20-18 che dà respiro a l’Itas e ridesta Abdel-Aziz, che mette a terra i palloni della sicurezza (22-19). Si rivede il muro, nel terzo set, dopo che nel primo aveva funzionato molto bene, con Podrascanin che mura Vitelli e dà il primo vantaggio ai suoi (7-6). Quello di Abdel-Aziz vale il primo allungo (11-8). Padova ancora non ci sta, Trento non riesce a difendere sugli attacchi di Bottolo e i veneti pareggiano (13-13). Si procede punto a punto, sul 19-21 entra Argenta per Michieletto e l’Itas va in vantaggio 24-22. Non basta ancora perché i trentini non riescono a contrattaccare e ci vogliono ben 12 match point per concludere la partita e un set infinito sul 35-33.

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