Al Bentegodi è già il giorno di Ronaldo 

Ma Allegri predica umiltà: «La prima è sempre un’incognita». In serata Lazio-Napoli: il ritorno di Ancelotti dopo 9 anni



TORINO. Anche adesso che c’è Cristiano Ronaldo a fare ruggire il motore della Juventus, per Allegri non cambia nulla. Quello che conta più di tutto – ha ammonito il tecnico alla vigilia del debutto a Verona contro il Chievo – è la fame, di voglia di vincere ancora. «Il segreto – riassume – è non essere mai appagati».

Sulla carta la Juventus che oggi alle 18 darà il via al campionato tentando l’assalto all’ottavo scudetto consecutivo è una delle squadre più forti di sempre. L’arrivo di CR7, incastonato in una struttura di squadra già rodata, ha reso frizzante l’ambiente bianconero. Allegri avverte il rischio: «Dobbiamo tornare con i piedi per terra, la mentalità fa la differenza su tutto. Non basta avere Ronaldo per pensare di aver già vinto: se fosse così potremmo fare un bell’anno di vacanza».

Invece oggi pomeriggio, senza l'affaticato De Sciglio e alla prima uscita dopo l’addio di Marchisio – «lo ringrazio, ha dimostrato di essere un grande giocatore e un grande uomo» –, la Juventus dovrà «scendere in campo con il giusto approccio mentale» contro un Chievo «che avrà voglia di fare l’impresa» contro la squadra che è data per stra-favorita in campionato e favorita in Champions League. Allegri tiene i suoi sulla corda a un giorno dal via di una stagione «interessante, in cui sono arrivati grandissimi giocatori»: anche alla Juventus, che oltre a Ronaldo, «il miglior giocatore del mondo», ha abbracciato «Emre Can, Cancelo, Spinazzola e ha ripreso Bonucci». Una squadra migliorata, ma non l'unica a rinforzarsi in vista della corsa scudetto: «Anche le altre sono cresciute, basta vedere l’Inter, il Milan, la Roma stessa, al Napoli sono rimasti gli stessi, la Lazio è comunque una squadra che lotta sempre». È difficile, sentendo snocciolare i nomi dei sicuri titolari di oggi, immaginare una Juventus in difficoltà contro il Chievo: «Giocano Ronaldo, Szczesny, Chiellini e Pjanic. I due terzini da una parte Cancelo e dall’altra Alex Sandro. In difesa Bonucci partirà titolare, è in buona condizione».

L’esperienza del tecnico non consente voli pindarici, «la prima giornata di campionato è sempre un’incognita», visto anche l’esordio di Ronaldo in un campionato ancora da scoprire: «Per lui è la prima partita ed è una novità, è curioso di conoscere il campionato italiano, conoscere come le squadre giocano. I giocatori come lui sono giocatori diversi da tutti gli altri, lui ci aiuta a vincere se lavoriamo in un certo modo. È un grandissimo valore aggiunto in una squadra che negli ultimi anni ha giocato due finali di Champions e ha vinto quello che doveva vincere. Si sta inserendo, è un ragazzo semplice».

Dopo l’esordio di CR7, in serata è già big match tra Lazio e Napoli. Carlo Ancelotti torna ad allenare in Italia dopo 9 anni e lo fa entrando dalla porta principale del campionato, alla guida del Napoli, all’Olimpico, contro la Lazio. «Torno ad allenare in Italia dopo nove anni di assenza, sono molto emozionato – ammette Ancelotti – Sono contento di essere qui e molto felice di essere tornato. Questa tifoseria attende da tempo di vincere, siamo qui per questo, per lavorare e fare in modo di dare loro soddisfazione. Ho scelto Napoli per fare una nuova esperienza, completamente diversa dalle precedenti, per vivere in una realtà totalmente differente: la calma di Parigi e Londra, contro la passione e l’entusiasmo di questa piazza. L’obiettivo è far rendere al meglio questi giocatori che hanno già fatto bene e possono fare meglio. Vogliamo essere competitivi in tutte le competizioni».















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