VERSO L'ADUNATA

A Piedi da Torino per l'Adunata

Storia di Dario, l'alpino che arriverà a Trento scarpinando per 430 chilometri


di Gilberto Bonani


MOENA. Da dieci anni arriva all'annuale raduno degli Alpini con lo zaino in spalla. Dario Cimberle, non più giovanissimo (classe 1950), ma con un fisico da invidiare (è anche istruttore subacqueo), quest'anno percorrerà 430 chilometri per non mancare al grande appuntamento di Trento.

Lo incontro a Moena durante una breve vacanza invernale di tipo "convenzionale", visto che è arrivato sulle Dolomiti con l'auto. «Dal 2008 - spiega - ho preso l'abitudine di percorrere a piedi la distanza che separa la mia città dal luogo del raduno. Da Bassano del Grappa a Pordenone, da Treviso a Piacenza. Il mio record, 805 chilometri, quando arrivai all'appuntamento dell'Aquila. Ho giocato invece in casa in occasione del raduno di Asti , una scarpinata di neanche 50 chilometri».

Ormai è un esperto. Conosce piuttosto bene la geografia del Nord Italia. Evita le strade affollate e, per quanto possibile, si affida preferibilmente a carrarecce interpoderali e piste ciclabili. «Percorro anche trenta chilometri al giorno con il mio cappello piumato e faccio affidamento ai vari gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini che mi forniscono assistenza. Sulle spalle ho il mio fido zaino di nove chili con il minimo necessario, ma non manca mai un paio di scarpe di ricambio». Dario Cimberle ha lo spirito del pellegrino. Cammina da solo ed è piuttosto frugale, caratteristiche apprese durante il Cammino di Santiago percorso più volte.

Perché affronta prove così impegnative? «Lo faccio per tenermi in forma e per gli Alpini. Quando cammino con il mio cappello di panno grigioverde - spiega - molti mi riconoscono e mi salutano cordialmente. Ricordo ancora un vecchio alpino sulla seggiola a rotelle che mi ha abbracciato con le lacrime agli occhi. Quest’anno mi fermerò a Edolo (sono iscritto a quel gruppo) per incontrare gli amici bresciani e bergamaschi, conosciuti durante la naja a Merano tra il 1970 al 1971 nel quinto reggimento Alpini, battaglione Edolo».









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