Maternità surrogata: 10mila donne potenzialmente interessate



(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Donne nate senza utero o a cui è stato asportato per un tumore, donne che hanno fatto chemioterapia, o che hanno aritmie cardiache, problemi renali: sono circa 10.000 in Italia quelle fertili, ma che non possono avere gravidanze a causa di problemi di salute. E almeno un centinaio di loro, ogni anno, si reca all'estero, per ottenere un figlio". A spiegarlo è Marcello Pili, titolare di Cardiologia della Asl 6 di Cagliari, in occasione del convegno "Fecondazione assistita e gestazione per altri", organizzato presso la sede della Cgil dalle associazioni Luca Coscioni, Certi Diritti e Famiglie Arcobaleno.    Gli studi in corso, precisa Pili, "fanno pensare che il numero di potenziali interessate, che per altre cause cliniche hanno lo stesso problema, sia molto maggiore e in costante aumento: all'elenco vanno infatti aggiunte le donne con endometriosi grave. O ancora malattie sistemiche che rendono la gravidanza impossibile, come diabete non compensato, patologie autoimmuni, neurologiche. E, ancora, malformazioni o malattie ossee che non consentono al bacino di modificare le sue forme per accogliere una gravidanza". Tutte queste donne hanno ovaie ben funzionanti e, in altri Paesi, spiega Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni, "hanno una soluzione legale che non si chiama 'utero in affitto', ma si chiama 'gestazione per altri solidale': non si tratta di un mercimonio, ma di una terapia, purtroppo costosa, e riservata a pochissime coppie. Mentre le altre sono costrette a rinunciare a una delle aspirazioni più alte dell'essere umano: dare la vita". (ANSA).   









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