La curiosità

Vallarsa, il lupo finisce dentro il bar (ma è imbalsamato)

Un esemplare trovato morto è stata l’«attrazione» in biblioteca e ora è al Ristoro MB. Il sindaco Luca Costa: occasione per conoscere e approfondire la storia di questo animale del bosco



VALLARSA. In Vallarsa i lupi sono tornati da tempo, ma quello oggetto delle nuove attenzioni della valle è davvero particolare: si tratta di un esemplare imbalsamato, che in questi giorni fa bella mostra di sé all’interno di un locale pubblico comunale.

La questione del lupo imbalsamato è diventato un vero e proprio caso in valle, tra chi ha storto la bocca e il sindaco Luca Costa che ha parlato di «occasione per valorizzare e fare divulgazione scientifica e discussione sulla fauna in generale e sui grandi carnivori in particolare».

Il lupo, dopo essere stato esposto inizialmente nella biblioteca comunale di Raossi (dove l'afflusso di visitatori era aumentato grazie al particolare ospite) è ora al Ristoro Mb (Magna & Bevi), dove i molti avventori «hanno occasione di conoscerne la storia e di approfondire, come era nell’obiettivo iniziale», sottolinea l’amministrazione comunale in una nota.

«Anzitutto il locale è sì un servizio di ristorazione ma in un edificio di proprietà comunale, così come di proprietà pubblica resta il lupo imbalsamato», prosegue la nota. «Il lupo fu investito in Vallarsa e la carcassa era in ottime condizioni: giustificava una spesa per valorizzarla e farne un’occasione di divulgazione scientifica e di discussione sulla fauna in generale e sui grandi carnivori in particolare. Altri enti ci chiesero di acquisire il lupo con questi fini – anche il museo di Luserna - ma abbiamo deciso di tenerlo qui sul nostro territorio. Speriamo che il lupo possa essere inserito nel progetto “bosco didattico”, per il quale il Comune attende l’esito di un bando nazionale sul contrasto alla povertà educativa. In attesa di tale esito, si è pensato di dargli visibilità sul territorio».

Dice ancora il sindaco Costa: «Per questo il lupo è stato esposto prima in biblioteca e ora al Ristoro MB (Magna & Bevi), dove i molti avventori hanno occasione di conoscerne la storia e di approfondire, come era nell’obiettivo iniziale».













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