Montagna

A Passo Erbe va in scena la sosta selvaggia

Nel weekend moto e auto dopo le 11 lasciate lungo il ciglio della strada. Il sindaco di Funes: «Per il futuro il limite di escursionisti giornalieri è stato fissato a 2.700 unità»


Massimiliano Bona


PASSO ERBE. Non basta il Citybus - sicuramente apprezzato da turisti e residenti - nei giorni di punta a Passo Erbe per evitare il parcheggio selvaggio. L’ennesima controprova in tal senso si è avuta anche lo scorso fine settimana quando alle 11 i posti erano esauriti e l’accesso all’area di sosta dedicata ormai sbarrato. Auto e moto sono state lasciate lungo il ciglio della strada tanto dai turisti quanto dagli altoatesini a caccia di un po’ di fresco. Poi, lungo i sentieri, la situazione era assolutamente gestibile in particolare nella zona più gettonata di Munt de Furnella.

Una nuova linea di Citybus già funziona da Piccolino fino al passo delle Erbe. I turisti, una volta in quota, hanno solo il problema di proseguire attraverso l'incantevole val di Funes con vista sul gruppo delle Odle. Dove si sta ragionando in prospettiva. «I passi compiuti sono già rilevanti - spiega il sindaco Peter Pernthaler - Molti Comuni sono sollevati quando la mobilità si muove nella direzione della sostenibilità».

A Funes viene utilizzato un sistema di orientamento dei visitatori nella direzione del turismo soft e il limite massimo di visitatori ed escursionisti giornalieri è stato fissato a 2.700 unità. Un sistema digitale di gestione dei parcheggi dovrebbe guidare i villeggianti e gli escursionisti verso mezzi di mobilità sostenibile già dal fondovalle, che dovrebbero raggiungere anche dalle frazioni tramite taxi a chiamata. Quindi in futuro si dovrebbe prenotare un parcheggio e poi utilizzare mezzi di mobilità sostenibili», ha aggiunto il sindaco Pernthaler che pensa ad un sistema tipo quello in vigore al lago di Braies. La prossima estate l'obiettivo dovrebbe essere raggiunto.

Un grosso sforzo della Provincia è l’attenzione rivolta soprattutto alla sicurezza, a favore di coloro che si spostano con mezzi di mobilità sostenibile, come i ciclisti. A questo scopo sono state riviste le linee guida per la costruzione delle strade e ora è possibile prevedere corsie ciclabili, per realizzare le quali è sufficiente una segnaletica orizzontale colorata.

Sono in corso anche i lavori per una piattaforma digitale, nella quale saranno disponibili tutti i dati sulla mobilità, soprattutto informazioni per i ciclisti e sui parcheggi (passo delle Erbe e la valle di Funes appunto), anche attraverso la app e il sito altoadigemobilità. La sensibilizzazione a favore della mobilità sostenibile è già stata avviata. Secondo uno studio di Idm, più di tre quarti dei vacanzieri vorrebbe lasciare ferma l’auto durante le ferie, motivo per cui i visitatori dovrebbero ricevere un pacchetto di informazioni sull’accessibilità: «È importante creare una maggiore consapevolezza sulla mobilità sostenibile, ad esempio attraverso la nuova pagina di destinazione su Internet o attraverso campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo è quello di ridurre, spostare o addirittura evitare il traffico e quindi ridurre le emissioni», ha detto il presidente di Idm Hansi Pichler.













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