Lago di Garda

Sarà obbligatoria la sanificazione delle imbarcazioni sul Garda per contrastare il diffondersi delle specie aliene

Se non è possibile eradicare le specie aliene arrivate a quota 43, si possono almeno contenere. E’ da leggersi In quest’ottica, la proposta di legge interregionale che prevede l’obbligo della sanificazione delle imbarcazioni. In Trentino dovrebbe diventare operativa entro il 2025. In foto la dreissena


Daniele Peretti


Lago di Garda. Se non è più possibile eradicare le specie aliene arrivate a quota 43, si possono almeno contenere. E’ da leggersi In quest’ottica, la proposta di legge interregionale che prevede l’obbligo della sanificazione delle imbarcazioni. Per quanto riguarda le tre provincie gardesane il Veneto l’ha già recepita; la Lombardia ha avviato l’iter di approvazione mentre in Trentino dovrebbe diventare operativa entro il 2025.

La modalità di sanificazione prevista sarebbe mediante idro pulitrice con getto ad alta temperatura senza detergenti o sostanze chimiche; prevista anche la pulizia delle sentine e gavoni. Le acque di scolo della sanificazione dovranno essere scaricate in un tombino di collegamento con la rete fognaria. Il tempo d’intervento dovrebbe aggirarsi sui dieci minuti con un costo di 20 euro per le barche fino a 12 metri; di 40 euro per le imbarcazioni dai 12 ai 24 metri, oltre il costo sarà di 70 euro. Al termine dell’operazione verrà rilasciato uno specifico contrassegno, mentre per i trasgressori sono previste sanzioni oltre i duemila euro.

Per quanto riguarda l’Italia, il lago di Garda sarà il primo in assoluto ad introdurre un’obbligatorietà già presente a livello europeo. A trasportare le specie aliene sono le imbarcazioni provenienti da altri bacini, specie che si trasformano in serie minacce per l’ecosistema gardesano.

«L'ultima delle 43 alloctone censite nel lago – spiega il vicepresidente della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni in occasione della presentazione la proposta di legge interregionale - è stata scoperta l'anno scorso e riguarda la Dreissena Bugensis, un bivalve tra i più invasivi che esistano in natura» Una specie di cozza che una volta acclimatata è impossibile da eradicare”. I primi arrivi documentati di specie aliene risale agli anni cinquanta, con un considerevole ampliamento a partire dal 1970. A promuovere la proposta di legge è la Comunità del Garda che l’aveva inserita nel “Contratto del Lago” sottoscritto nel 2019 da tutti i sindaci gardesani individuando nell’obbligatorietà l’unico modo per contenere la dannosa invasione delle specie aliene.













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