giovani protagonisti

Carola Rizzardi: dalla riabilitazione psichiatrica all’allevamento dei conigli

A Coredo una storia di amore per gli animali che è diventata anche una professione


di Carlo Bridi


COREDO. In tanti anni che raccontiamo settimana dopo settimana le storie di tante giovani agricoltori, non ci era mai capitato di trovarci di fronte ad una giovane donna laureata in tecnica di riabilitazione psichiatrica che dopo anni di professione, complice anche il fatto che è diventata mamma, ha mollato il posto di lavoro e si è messa in proprio inserendosi nell’azienda agricola di papà Rino Antonio che è diventato suo collaboratore. Parliamo di Carola Rizzardi, 30 anni di Coredo, che per poter accedere al premio d’insediamento ha da poco completato il corso delle 600 ore organizzato dalla Fondazione Mach per il conseguimento del brevetto professionale agricolo.

"Un corso – afferma – molto interessante sia dal punto di vista teorico che pratico per chi si accinge ad intraprendere la professione di imprenditore agricolo”. Ha fatto domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento che le è stato concesso e che riscuoterà non appena terminata la lunga fase burocratica e potrà dare inizio alla costruzione del capannone per l’allevamento dei conigli da compagnia. Si tratta di un allevamento razionale ospitato dentro un capannone di 50 metri quadrati, che andrà a sostituire l’allevamento fatto oggi in casa.

Ma com’è nata questa iniziativa? Il tutto è partito 10 anni orsono quando la allora studentessa Rizzardi acquistò una coppia di conigli da compagnia che ha allevato in casa come hobby vista la sua grande passione per gli animali. Dall’inizio del 2022 l’abbandono del posto di lavoro, anche per stare più vicina alla bambina che allora aveva un anno, e l’avvio di un’attività di allevamento in proprio di questi graziosi animaletti.

L’azienda, organizzazione e razze

Il papà era già titolare di un’azienda agricola biologica dove coltivata piccoli frutti e ortaggi tutti certificati biologici da ICEA. “Io però afferma la dottoressa, mi sono subito dedicata all’allevamento di conigli da compagnia delle razze: Ariete nano, Minilop e nano colorato. Per me - precisa – all’inizio è stata dura perché dovevo farmi conoscere e far conoscere la mia attività; oggi per fortuna ci sono i social e con un duro lavoro di informazione e sensibilizzazione sono arrivata a far conoscere la mia attività di allevatrice in tutta Italia. Questo mi permette di vendere regolarmente i miei coniglietti in tutta Italia. Quelli che mi vengono richiesti entro un raggio di non molti km gli consegno io, mentre per gli altri mi appoggio a dei corrieri abilitati al trasporto di animali. Tutti i miei animali partono dall’allevamento perfettamente in regola dal punto di vista sanitario con certificato veterinario, dopo aver fatte le vaccinazioni di rito. I coniglietti sono molto semplici anche nell’alimentazione fatta a base di fieno e di mangime; è sconsigliato se non in modiche quantità l’alimentazione con verdure sia da foglia come l’insalata che le carote, perché creano spesso problemi intestinali (blocco intestinale e diarrea) agli animali: questo vale sia per il mio allevamento che per chi li acquista come animale da compagnia”.

Scopriamo che i coniglietti sono il terzo animale da compagnia dopo i gatti ed i cani. Chiediamo se Carola Rizzardi abbia ancora sogni nel cassetto: “No, il mio sogno lo sto realizzando in quanto è quello di poter vivere in mezzo ai miei animaletti”. Oltre alla vendita i coniglietti le servono anche per praticare la Terp (tecnica della riabilitazione psichiatrica, un’attività legata alla sua precedente professione che così seppur marginalmente continua a praticare. “Intorno al mio lavoro –  prosegue la giovane allevatrice - c’è molto interesse: nascono anche nuovi allevamenti e io li aiuto: non sono gelosa della mia professione. La mia produzione annua è di circa 150-200 capi, i coniglietti vengono venduti dell’età di due mesi ed il prezzo varia dai 150 ai 200 euro a capo, dipende dalla razza”.

Alla classica domanda se dopo oltre due anni dall’inizio dell’attività in forma professionale sia pentita della sua scelta, netta la risposta: “Assolutamente no, non ho mai avuto dubbi sulla mia scelta: la grande passione per l’allevamento dei piccoli animali mi fa superare le difficoltà che sono insite in ogni professione. Dal punto di vista economico l’attività mi permette di condurre una vita dignitosa, con buone prospettive per la mia famiglia”.

E il suo rapporto con l’ambiente? "Sull’esempio di mio papà coltivatore biologico anch’io ho un grande rispetto dell’ambiente: pur potendo usare i prodotti previsti per le coltivazioni biologiche usiamo molto meno di quanto previsto dai disciplinari biologici”.

L’esperta di psichiatria trova anche il tempo per dedicarsi agli interventi assistiti con animali (pet therapy), con bambini e ragazzi con problemi cognitivi o sociali aiutando le associazioni che in Valle di Non si dedicano a questi bambini e ragazzi. Nel poco tempo libero che riesce a ritagliarsi le piace andare a cavallo e fare passeggiate sulle nostre splendide montagne.













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