Villotti e Mattarei allo sprint con incognita 

I due favoriti scaldano i muscoli per il rush finale nella corsa alla presidenza della Coop, ma adesso Odorizzi è in agguato



TRENTO. Erano partiti in cinque e sono rimasti in quattro, ma quanti possono davvero ambire alla poltrona più alta della Cooperazione? Mai come questa volta la corsa è stata incerta fino all’ultimo. Manca un candidato dell’establishment cooperativo. O meglio c’è ma solo di una parte della storica classe dirigente. Si tratta di Ermanno Villotti, presidente della Cassa Rurale di Lavis ed espressione del mondo del credito, ma non tutto. Infatti anche l’altra candidata favorita, Marina Mattarei, dice di avere il sostegno di 8 o 9 casse rurali. Ma qualche banca sta anche dalla parte di Michele Odorizzi e Giuliano Beltrami che adesso corrono in tandem, con il primo che punta alla presidenza e il secondo a un posto in consiglio d’amministrazione. La stessa cosa vale per il mondo del consumo, dal quale viene la Mattarei, ma che non è del tutto granitico dietro di lei. Per non parlare del mondo agricolo, con Melinda che certamente non voterà come Mezzacorona. I settori appaiono divisi e il voto finale potrebbe riservare qualche sorpresa. Al momento i favoriti sono Marina Mattarei e Villotti. Ma i grandi conoscitori della cooperazione invitano a non sottovalutare Odorizzi. Se fossimo alle corse dell’ippodromo di Ascot, dove si scommette forte, Villotti e Marina Mattarei verrebbero dati vincenti con il 35% delle possibilità a testa, alla pari, mentre Odorizzi avrebbe un 25% di probabilità e a Piergiorgio Sester, il quarto incomodo che non ha voluto allearsi con nessuno per portare avanti la propria proposta, viene dato un 5% di stima. Ma in molti, comunque, non escludono che Odorizzi, grande conoscitore della Cooperazione, possa piazzare la zampata finale. I voti in palio sono 906, i settori con più voti sono l’agricolo e il consumo, entrambi con più di 200 voti, mentre il credito ha circa 150 voti, le coop di lavoro ne hanno 190 e le sociali circa 140. Conterà molto la compattezza dei settori. Se nessuno prenderà la maggioranza assoluta alla prima votazione, si andrà a ballottaggio. E proprio questo è l’esito più probabile. Le previsioni dicono proprio un ballottaggio tra Mattarei e Villotti, ma con Odorizzi pronto a mettere la freccia. Si vedrà l’8 giugno, ma in molti invitano a non escludere la sorpresa. Del resto, Odorizzi, che nell’ultimo mandato ha fatto il responsabile delle relazioni sindacali e si è dovuto occupare dellle crisi più spinose a partire dagli esuberi al Sait, si gioca tutto. Scegliendo di puntare alla presidenza, infatti, non potrà rientrare in cda se perde. Quindi cercherà di dare tutto. Al contrario Beltrami ha scelto di puntare al consiglio d’amministrazione, dove è candidato come trasversale. Il tandem tra loro due, entrambi protagonisti della Cooperazione da molti anni, potrebbe dare risultati imprevisti. Certo, al momento i favoriti sono gli altri due. Villotti e Mattarei. Il primo si muove molto e cerca alleanze, la seconda va avanti dritta per la sua strada cercando di restare fedele alla sua storia di pasionaria antisistema. Un po’ lo stesso background di Beltrami che, però, è uno dei grandi padri del nuovo statuto e ha avuto modo di dialogare con le altre anime della Cooperazione. E forse da qui viene proprio l’alleanza con Odorizzi.

Anche la corsa per i posti in cda è serrata, anche se per i 4 posti trasversali ci sono sei candidati. I candidati sono Rodolfo Brochetti, Mariangela Franch, Giuliano Beltrami, Alberto Carli, Paolo Spagni, Sara Ghezzer. A questi si aggiungono i candidati eletti durante i recenti convegni di settore: Marco Misconel, Emiliano Trainotti, Arnaldo Dandrea, Antonio Pilati, Renato Dalpalù, Paola Dal Sasso, Walter Facchinelli, Renzo Tommasi, Michele Odorizzi, Luca Rigotti, Bruno Lutterotti, Saverio Trettel, Marina Castaldo, Germano Preghenella, Steno Fontanari, Serenella Cipriani, Italo Monfredini e Paolo Fellin. (u.c.)















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