Lavoro

Rinnovato il contratto dei metalmeccanici, buste paga più pesanti

Aumenta il salario e si ridefinisce l’inquadramento professionale fermo agli anni ‘70. Il testo adesso passa al voto dei lavoratori



ROMA. Al termine di 15 mesi di confronto e dopo una trattativa fiume durata quattro giorni è stata raggiunta l’intesa sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

L’accordo, come chiesto dai sindacati, segna due passi avanti significativi, sul fronte del salario con un aumento medio di 112 euro al quinto livello, e sul piano normativo con la riforma degli inquadramenti professionali che non venivano toccati dal 1973. In Trentino le tute blu coinvolte dal rinnovo sono 12mila.

“E’ un accordo che guarda al futuro – commentano con soddisfazione i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uil, Manuela Terragnolo, Luciano Remorini e Willj Moser -. Per noi era fondamentale che il rinnovo contrattuale desse la possibilità di migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici, dopo anni di buste paga praticamente bloccate. E’ importante che gli aumenti vengano riconosciuti nella parte fissa della retribuzione, quindi sono certi per tutti e incidono sulla paga oraria e dunque su tutti gli istituti”.

Nel dettaglio è stato definito un aumento salariale di 100 euro per il terzo livello e di 112 euro per il quinto livello sui minimi contrattuali per il periodo che va dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2024. L’aggancio alla riforma dell’inquadramento ha permesso di ottenere un aumento doppio rispetto all’inflazione prevista.

Le tranches nel caso del quinto livello saranno erogate a giugno 2021 per 25 euro, a giugno 2022 per 25 euro, a giugno 2023 per 27 euro, e a giugno 2024 per 35 euro.

Sono confermati per ogni anno di vigenza del contratto 200 euro di flexible benefit. Con il nuovo contratto si concretizza, secondo i sindacati, l’aggiornamento e la revisione dell’inquadramento professionale, che viene adeguato alle profonde trasformazioni tecnologiche ed organizzative avvenute dal 1973, data a cui risale l’attuale inquadramento, ad oggi.

“Il mondo del lavoro e le competenze dei lavoratori in questi anni sono cambiate in maniera importante. Adesso c’è la possibilità di fare spazio a nuovi profili professionali valorizzando le conoscenze dei lavoratori, tecniche e trasversali. Il nuovo contratto, inoltre, va nella direzione del rafforzamento di tutta la parte normativa riguardo alle relazioni sindacali, ai diritti di informazione e partecipazione, al diritto soggettivo alla formazione, al tema della salute e sicurezza e al contrasto alla violenza contro le donne. Ulteriore novità contrattuale è rappresentata dall’introduzione della clausola sociale sugli appalti pubblici. Mentre è previsto un impegno delle parti a definire norme sul lavoro agile entro la stampa del testo contrattuale”.
Nelle prossime settimane il testo verrà illustrato ai lavoratori che dovranno dare il loro via libera al nuovo contratto votandone i contenuti.













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