Mutui casa 

Pochi rischi dallo spread Tassi finali stabilizzati

Roma. I tassi dei mutui non hanno finora registrato la risalita che si temeva a causa dell’aumento dello spread dei Btp. Tra mutui e valore dei titoli di Stato non c’è una correlazione diretta, ma è...



Roma. I tassi dei mutui non hanno finora registrato la risalita che si temeva a causa dell’aumento dello spread dei Btp.

Tra mutui e valore dei titoli di Stato non c’è una correlazione diretta, ma è ovvio che se diminuisce il valore dei titoli che gli istituti di credito hanno in pancia questi hanno la tentazione di recuperare marginalità aumentando un altro spread, quello rispetto ai parametri che servono da base per il calcolo del tasso di interesse da applicare alla clientela.

Invece, dopo gli aumenti decisi dalla maggior parte delle banche la scorsa estate i tassi finali si sono stabilizzati se non addirittura scesi: vale soprattutto per tassi fissi che oggi possono contare su un parametro di riferimento, l’Eurirs, calato di circa 50 centesimi rispetto alla fine del 2018.

«È effettivamente vero che i tassi applicati dalle banche sono ancora piuttosto bassi per diverse ragioni» afferma Ivano Cresto, responsabile Business Unit mutui di Facile.it «la sostanza è che gli italiani hanno davanti un buon momento per affrontare l’acquisto della casa. Però lo spread costituisce sempre un motivo di rischio».













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