Mercatone Uno: trenta posti rischiano di saltare

Trento. Sono 1.800 di cui una trentina in provincia i posti di lavoro a rischio dopo la decisione della Shernon Holding di chiedere l'ammissione al concordato preventivo per il Mercatone Uno. Una...



Trento. Sono 1.800 di cui una trentina in provincia i posti di lavoro a rischio dopo la decisione della Shernon Holding di chiedere l'ammissione al concordato preventivo per il Mercatone Uno. Una scelta che fa scivolare i lavoratori e le lavoratrici in una condizione di incertezza enorme sul loro futuro. Per questa ragione Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno convocato uno sciopero il prossimo 18 aprile. Quella stessa giornata è in programma anche una riunione tra i vertici della Shernon e i sindacati al Ministero del Lavoro. In concomitanza con l'incontro si svolgerà un presidio di protesta davanti al Mise.

Poco più di un mese fa la proprietà aveva convocato i sindacati annunciando una ricapitalizzazione di 20 milioni di euro. Cifra che i rappresentanti dei lavoratori avevano subito giudicato insufficiente vista la situazione di sofferenza in cui si trovavano i 55 punti vendita in Italia.

Negli ultimi mesi infatti i delegati sindacali avevano più volte lanciato l'allarme ed espresso forti preoccupazioni di fronte ai magazzini e negozi vuoti, alla merce non pagata ai fornitori e a ritardi nel pagamento degli stipendi. “C'è molta preoccupazione tra i lavoratori - ammette Alessandro Stella della Filcams del Trentino -. Sono stati illusi che col cambio di proprietà le cose sarebbero migliorate, ma evidentemente le problematiche sono profonde e Shernon non è stata all'altezza di gestire la situazione. Per quanto ci riguarda la nostra attenzione è massima sui dipendenti per tutelarne l'occupazione. Crediamo che sia i commissari straordinari sia il Ministero debbano tenere conto della complessità di questa vertenza e dare priorità massima alle condizioni dei 1.800 lavoratori del gruppo”













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