«Manovra positiva, ora più sforzi sull’Imis» 

Le imprese promuovono la Finanziaria. Confindustria: «Tenere sotto controllo la spesa corrente»



TRENTO. È un giudizio complessivamente positivo quello espresso ieri dalle categorie economiche sulla manovra 2018 della Provincia, presentata dal governatore Rossi affiancato dalla giunta quasi al gran completo. Su un fronte industriali e artigiani proveranno a ottenere qualcosa in più: l’Imis, che a loro avviso può essere limata. L’ultimo bilancio di legislatura conferma le politiche fiscali del 2017 per Irap e Imis e prevede una forte iniezione di liquidità per le imprese (oltre 200 milioni nei primi tre mesi del 2018) e investimenti sulle ristrutturazioni per sostenere il comparto dell’edilizia.

Il presidente Giulio Bonazzi spiega che Confindustria apprezza la conferma della riduzione dell’aliquota ordinaria Irap rispetto a quella nazionale e il sistema di premi: «È importante sostenere lo sforzo che stanno facendo molte imprese in termini di assunzioni e di investimenti in innovazione. È positivo anche l’ampliamento del credito d’imposta che ci consente di semplificare le procedure per accedere ai benefici fiscali. È uno strumento che dovrebbe essere promosso sempre più soprattutto per sostenere gli investimenti che puntano alla crescita e all’innovazione tecnologica». Per quanto riguarda l’Imis, Bonazzi conferma la richiesta di un’aliquota agevolata anche per i fabbricati delle imprese industriali di piccole dimensioni, analogamente a quanto già in vigore per i fabbricati ad uso artigianale: «Una piccola imprese è tale sia se è artigiana che industriale». Sui conti pubblici, la raccomandazione alla Provincia è di continuare a tenere sotto controllo la spesa corrente: «Eventuali risorse aggiuntive andranno destinate agli investimenti».

Dal fronte artigiani, il presidente Marco Segatta parla di una «manovra che ci soddisfa abbastanza, soprattutto per l’impegno sulla parte edilizia con la conferma delle detrazioni fiscali e l’investimento su condomini green e centri storici che aiuteranno tutta la filiera». Bene anche l’iniezione di pagamenti. «Penso che si potrebbe ridurre un po’ l’Imis - prosegue - così come sarebbe positivo che gli sconti Irap premiassero non solo chi assume ma anche chi mantiene l’occupazione, oggi è già una conquista». «La ripresa si avverte dall’aumento dei cedolini paga - analizza Segatta - per noi resta centrale il tema della burocrazia, occorre velocizzare le risposte e semplificare gli appalti, per noi sono come soldi risparmiati». (ch.be.)













Scuola & Ricerca

In primo piano