Le mele trentine alla conquista degli Usa

Protagoniste Melinda e la Trentina, con le altoatesine Vog e Vip. Per lo sbarco americano una piattaforma fra consorzi



TRENTO. Dopo un lungo lavoro di preparazione, il “Piano di Lavoro” firmato a fine agosto tra le autorità competenti del Ministero per l’Agricoltura ed Aphis ha finalmente aperto le porte alle spedizioni di mele e pere verso il mercato degli Stati Uniti d’America.

Il progetto è stato coordinato da Assomela per le mele, in collaborazione con il Centro Servizi Ortofrutticoli (CSO) di Ferrara per le pere. I soggetti e le istituzioni coinvolte sono state molte, a partire dal Ministero delle Politiche Agricole, dalle rappresentanze diplomatiche a Roma e Washington, dai Servizi fitosanitari della Regione Emilia Romagna, del Trentino e dell’Alto Adige, dai Centri di Consulenza tecnica nonché da tutti i tecnici delle organizzazioni di produttori interessate. Per il Trentino Alto Adige sono stati coinvolti i consorzi Melinda, la Trentina, Vog Terlano (Marlene) e Vi.P (Val Venosta), con le varietà Gala, Golden, Granny Smith e Fuji prodotte in 12 aree verificate, autorizzate dai servizi fitosanitari di Trento e Bolzano e comunicate già a primavera alle autorità americane. Il progetto è stata anche una nuova significativa piattaforma di collaborazione tra i consorzi coinvolti. Tutti i controlli necessari in stabilimento sono infatti stati centralizzati presso la Cooperativa “Valli del Sarca” associata alla OP “la Trentina” mentre la commercializzazione sarà fatta unitariamente attraverso il consorzio From. Il progetto per l’accesso al mercato statunitense ha richiesto diversi anni di lavoro ed è stato particolarmente difficile, in particolare per la complicazione delle regole fitosanitarie previste dalla regolamentazione degli Stati Uniti. Tra i molti punti previsti particolarmente impegnativi sono 2 controlli in campo, 4 controlli in stabilimento ed la garanzia di una temperatura minima di 1,39 gradi per tutti i frutti in partenza, verificati dai Servizi Fitosanitari provinciali con la supervisione di un ispettore Usa.

L’obiettivo dei produttori per questo primo “test”, è rappresentato dalla collocazione di un quantitativo limitato di prodotto, che può essere stimato in circa 1.000 tonnellate di mele e pere di alta qualità, che saranno messe in vendita in alcune grandi città della fascia Est degli Stati Uniti d’America, dove risiedono oltre 6 milioni di cittadini di origini italiane, sugli oltre 20 milioni distribuiti in tutti gli States. Il progetto consentirà di approfondire le dinamiche e le caratteristiche del mercato e dei consumatori americani. Il presidente di Assomela Ennio Magnani esprime la sua grande soddisfazione per un progetto che ha richiesto uno sforzo costante di studio nella parte iniziale e di raccordo tra molte professionalità coinvolte nella sua fase operativa, già citate nella premessa, in una vera logica di “sistema”. La soddisfazione è anche rappresentata dalla nuova decisione di procedere assieme presa dalle organizzazioni di produttori del Trentino Alto Adige, assumendosi i rischi della prima fase di progetto, ma che potrà estendere la propria utilità nel futuro anche ad altri soggetti associati ad Assomela.













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