incontro ad INTERPOMA 

Il futuro dell’agricoltura: hi-tech e gestione del rischio

TRENTO. La politica agricola comune (Pac) per il settennio 2021-2027 è stata l’oggetto del convegno organizzato dal Consorzio di difesa produttori agricoli di Trento (Codipra) e dal Condifesa Bolzano...



TRENTO. La politica agricola comune (Pac) per il settennio 2021-2027 è stata l’oggetto del convegno organizzato dal Consorzio di difesa produttori agricoli di Trento (Codipra) e dal Condifesa Bolzano all’interno di un accordo regionale. Evento che si è svoltodurante Interpoma, la fiera internazionale della mela di Bolzano. Molti gli argomenti trattati e discussi dopo la lectio magistralis di Sergio Vento, diplomatico italiano, già ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti e professore della Luiss di Roma. Ad aprire i lavori della tavola rotonda Angelo Frascarelli, Università di Perugia, che ha illustrato le novità introdotte dal Regolamento Omnibus e le proposte per la Pac post 2020. Tra le principali novità, ha spiegato Frascarelli, la Comunità Europea impone un cambio di visione dell’agricoltura che deve diventare intelligente ed essere capace di rispondere ai cambiamenti mutando e adattandosi alle nuove esigenze. L’innovazione e la tecnologia nella gestione del rischio sono stati gli argomenti alla base degli interventi di Martin Pazeller, dirigente della Provincia di Bolzano, e di Gregorio Rigotti, rappresentante della Provincia di Trento. Hanno sottolineato l’importanza della collaborazione con i due Condifesa per sviluppare nuovi strumenti a disposizione degli agricoltori come i fondi mutualistici, le polizze basate su indici e i fondi di stabilizzazione del reddito. Guido Pizzolotto, dirigente AgriBusiness di Itas Mutua, ha sottolineato come l’agricoltura deve avere un ruolo da protagonista nelle azioni degli assicuratori e uscire dal concetto di polizza legata alla produzione ed è necessario aprire ad altri settori. Sicuramente non solo quantità, bisogna introdurre anche il concetto di qualità in campo assicurativo.Se dobbiamo guardare avanti, ha spiegato Michele Odorizzi, presidente Melinda, con il Regolamento Omnibus abbiamo la possibilità di dare fondamenta ulteriore all’aggregazione e riportare a valle la catena del valore. È necessario stare molto attenti con quello che succede nel mondo agricolo, ha evidenziato Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot, su tutti i fronti, a partire dall’obiettivo di consolidare il reddito delle aziende agricole. Sono molti i fronti sul quale la ricerca si deve e dovrà confrontare, ha spiegato Sergio Menapace, direttore Fondazione Mach. Tutti i centri di ricerca si dovranno confrontare e costruire un rapporto di valorizzazione per approcciare in maniera unitaria i temi della gestione del rischio in agricoltura. Presente anche la neo assessore trentina Giulia Zanotelli, la quale ha voluto portare il suo saluto e sottolineare l’importanza di coesione di intenti per capire le necessità di tutta l’agricoltura nazionale.















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