Gli agenti Itas: «Necessaria una svolta condivisa» 

Lunga riunione ieri pomeriggio al termine del quale è stata auspicata un’alleanza tra Girardi e Lorenz per rilanciare la compagnia dopo lo scandalo



TRENTO. Gli agenti del Trentino Alto Adige di Itas Mutua si schierano per Girardi e chiedono al presidente Lorenz di allearsi con l’avvocato. Magari lasciando Giuseppe Consoli al suo destino. E’ quanto è emerso dalla riunione di ieri pomeriggio a Mezzocorona, presso il ristorante La Cacciatora, degli agenti operanti in regione. Erano in 48 e al termine della riunione hanno approvato un documento che, pur non facendo nessun nome, si schiera per il cambiamento e il rilancio della compagnia troncando definitivamente con il passato. E, quindi, con Consoli. Gli agenti costituiscono il vero potere all’interno della compagnia e il loro orientamento può incidere molto sulla governance, anche se non votano in assemblea.

Il documento prende l’avvio dall’amarezza per lo scandalo scoppiato in primavera: «Profondamente dispiaciuti e rammaricati per le tristi vicende che hanno coinvolto i vertici della nostra Itas danneggiandone l’immagine e il buon nome, chiediamo alla governance di uscire immediatamente dall’immobilismo e dall’assordante silenzio che perdurano tutt’oggi».

Gli agenti chiedono una svolta: «Oggi mancano chiarezza e trasparenza che, invece, sarebbero più che mai necessari, sia nei confronti dei delegati, che dei dipendenti, che degli agenti e degli stessi soci assicurati. Noi agenti abbiamo il dovere di dichiarare sia l’urgenza di una svolta che l’esigenza di un profondo rinnovamento per recuperare i valori che rappresentano l’identità stessa di Itas che vanno preservati a difesa della nostra Mutua, patrimonio indisponibile delle nostre terre, delle nostre genti e delle nostre comunità». Non vengono fatti nomi, ma i riferimenti alla cordata di Girardi, che rappresenta una novità, è più che chiaro. Per quanto riguarda il nuovo statuto, gli agenti dicono che «ben vengano novità, ma che siano organiche, di standing elevato, di livello europeo e non figlie della fretta. Che siano meditate, discusse e condivise con il coinvolgimento dei delegati». In altre parole, è un no netto all’introduzione della figura dell’amministratore delegato, o almeno all’introduzione frettolosa di questa figura che attualmente in Itas non c’è. Per il futuro il documento aggiunge che l’ideale sarebbe un’alleanza tra Girardi e Lorenz: «La prossima governance deve nascere dalla sintesi tra le diverse anime che oggi si stanno rendendo disponibili, nel pieno rispetto delle professionalità, reputazione e integrità, requisiti necessari per realizzare il rinnovamento. Auspischiamo che i candidati si siedano attorno a un tavolo per condividere e riaffermare l’unità nell’interesse generale, realizzando un programma credibile, condiviso e vincente».













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