Funivie Folgarida Marilleva, Postal nel nuovo cda

Ma Schelfi (Coop) dice no al piano industriale: «Dev’essere preparato dalla nuova amministrazione, non dalla vecchia»


di Alessia Zanon


FOLGARIDA. Designato il nuovo consiglio di amministrazione delle Funivie Folgarida Marilleva. L'assemblea (alla presenza del 73% delle azioni ordinarie e del 23,44% di quelle straordinarie) ha votato con due astensioni i 4 membri dell'organo sociale che rimarrà in carica per un mandato. Non sono stati riconfermati il presidente uscente Diego Schelfi e nemmeno l'ad Fulvio Rigotti, a conferma della volontà di slegare la gestione sociale sia dalla Cooperazione che da possibili interferenze politico-istituzionali. Oltre a Luca Mandrioli, vicepresidente uscente, entrano nel cda Maurizio Postal, presidente dei commercialisti e componente del consiglio sindacale; Alberto Bombardelli anch'egli commercialista; a rappresentare la Val di Sole è stato designato Aldo Albasini, albergatore di Folgarida e già componente del cda dell'era Bertoli. Il quinto membro del consiglio verrà designato dall'assemblea speciale dei possessori degli strumenti finanziari partecipativi. Fintanto che non avverrà tale indicazione e fino all'accettazione della carica da parte dei nuovi designati la gestione della società rimarrà in carica al vecchio cda presieduto da Schelfi.

Varati anche i nuovi compensi per gli amministratori che saranno di valore simbolico: 7.500 euro di compenso base, 500 per ogni gettone di presenza, fino ad un massimo di 2.500 euro.

Mandrioli ha presentato i risultati della perizia di stima commissionata dal Tribunale al professor Mario Massari, che ha indicato il valore della società al 31 aprile 2013 in 73 milioni 350 mila euro. La quota da cui partirà la vendita del pacchetto di maggioranza sarà di 32 milioni 634 mila euro (29 milioni per la società Valli e più di 3 milioni per Atv). Il valore di un'azione ordinaria è stato individuato in 2,8 euro per le azioni di maggioranza; 2,2 euro per quelle di minoranza e 1,7 per le privilegiate.

Il piano industriale 2013-2018 prevede un investimento di 22 milioni di euro: di rilievo la sostituzione dell'impianto delle Malghette (2013-2014), nodo fondamentale per il collegamento con Madonna di Campiglio. Per l'anno successivo invece in previsione l'allargamento della pista a servizio dell'impianto. In via di sostituzione (2016-2017) le seggiovie "Bassetta del Vigo" e "Val Panciana-Ometto"; stabilito anche l'ampliamento della zona dell'Alta Val Panciana e la realizzazione della nuova pista nera di Marilleva.

Alcune critiche da parte dei soci sul piano ritenuto poco incisivo e troppo prudente. Dello stesso avviso il presidente uscente Schelfi, che ha ribadito di non aver votato il piano industriale: «Il piano - spiega - dovrebbe essere predisposto dalla nuova amministrazione, non dal vecchio cda. Sono preoccupato, secondo me la società deve raddoppiare gli investimenti, non bisogna perdere competitività. Questa è un'impresa sociale di comunità». Secondo Mandrioli invece il piano è calibrato sulle possibilità della società e del territorio.













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