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Consumi, anche in Trentino cala la fiducia e si spende meno

L’indagine della Camera di Commercio di Trento segna un calo di -9,2 punti rispetto all’anno scorso, dovuto alle peggiori aspettative delle famiglie rispetto al futuro andamento dell’economia locale



TRENTO. L’indagine sul clima di fiducia dei consumatori, condotta lo scorso maggio dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, segna un calo di -9,2 punti rispetto all’anno scorso, con una flessione di 2,6 punti rispetto a quanto calcolato nell’indagine precedente a febbraio 2023. Il calo è dovuto al peggioramento delle aspettative delle famiglie rispetto al futuro andamento dell’economia locale e dei giudizi riferiti alla propria situazione finanziaria nell’ultimo anno e in prospettiva.
Si osserva, invece, una lieve maggior propensione all’acquisto di beni durevoli che tuttavia, nel complesso, rimane piuttosto contenuta.

L’indice del clima di fiducia dei consumatori trentini si conferma comunque migliore sia di quello rilevato a livello nazionale (-16 punti) sia di quello del Nord Est (-17). Risulta superiore anche a quanto registrato in Germania (-13) e al valore medio europeo (-17,4), ma è di poco inferiore al valore accertato in provincia di Bolzano, che lo scorso aprile era di -7,7. Le valutazioni dei consumatori sull’andamento dell’economia trentina, negli ultimi dodici mesi, sono risultate in peggioramento rispetto a quanto emerso nella precedente rilevazione. Le opinioni negative raggiungono il 44,3% (dal 30,2% di febbraio), mentre la percentuale di chi riscontra un miglioramento (lieve o netto) si contrae leggermente (dal 17,3% all’attuale 13,1%).

I giudizi di stazionarietà registrano un sensibile calo (oltre dieci punti percentuali) e si assestano al 42,0%, così come le attese relative all’evoluzione della situazione economica provinciale, nei prossimi mesi, segnano un peggioramento, seppur più contenuto. La percentuale di chi esprime valutazioni pessimistiche (31,5%) aumenta leggermente rispetto a febbraio e si conferma superiore alla quota di chi si dichiara ottimista (19,0%); si contrae invece di circa 8 punti percentuali la valutazione di stazionarietà espressa da circa il 49% dei consumatori trentini intervistati. Riguardo alla situazione economica della propria famiglia, nell’ultimo anno, si conferma la prevalenza del giudizio di stazionarietà dichiarato da quasi il 64% dei soggetti intervistati.

La quota di chi riscontra un peggioramento risulta significativa (il 32,2%) e in espansione rispetto a quanto emerso nella precedente indagine (23,6%). In lieve calo risulta, invece, la percentuale di chi esprime un giudizio positivo (3,9% dal 6,1% di febbraio). Anche per quanto riguarda le valutazioni prospettiche di qui a un anno, prevale il giudizio di stazionarietà, in ulteriore aumento rispetto a quanto rilevato lo scorso febbraio (dal 67,3% al 73,3%). Le valutazioni pessimistiche si confermano sostanzialmente stabili (dal 16,9% al 18,7%), mentre i giudizi positivi risultano residuali e in ulteriore lieve calo (5,3%). Le valutazioni relative alla situazione finanziaria percepita attualmente dai consumatori, confermano un quadro di forte difficoltà.

I dati mostrano, infatti, un’elevata percentuale di chi, attraverso le proprie risorse, riesce appena a far quadrare il bilancio familiare (61,4%), mentre quella di chi riesce a risparmiare si ferma al 17,0%. L’1,3% dei consumatori ha infine dichiarato di dover far ricorso ai propri risparmi per fronteggiare le necessità finanziarie. Risulta in crescita di 3,5 punti la percentuale di chi dichiara di voler spendere somme maggiori, rispetto all’ultimo anno, per l’acquisto di beni durevoli (elettrodomestici, prodotti elettronici e mobili), mentre riguardo la programmazione di un viaggio o una vacanza nella prossima stagione estiva, il 24,9% ha dichiarato di averne intenzione, a fronte di un 37,7% che non prevede di spostarsi. Il restante 37,4% non ha ancora preso una decisione in merito.

«Le tensioni inflazionistiche e i rialzi dei tassi di interesse – commenta Giovanni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento – continuano a pesare in maniera significativa sui bilanci delle famiglie. La capacità di risparmio si conferma contenuta e permane una certa cautela rispetto alle intenzioni di spesa per beni durevoli, vacanze e viaggi. Sul fronte occupazionale, l’indagine registra come la fiducia dei consumatori si confermi in aumento, una tendenza che riflette la positiva stabilità del mercato del lavoro, rilevata dai recenti dati sulla congiuntura economica». Il Report e le slide di sintesi sul clima di fiducia dei consumatori trentini sono disponibili sul sito istituzionale della Camera di Commercio di Trento.













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