Ccb, verso un’unica società informatica «ma senza esuberi»

Trento. Anche nelle fabbriche trentine scatta l'allerta per il caldo estivo, con la prima ondata attesa proprio in queste ore, e Fim Cisl, per il terzo anno consecutivo, promuove la campagna «Sos...



Trento. Anche nelle fabbriche trentine scatta l'allerta per il caldo estivo, con la prima ondata attesa proprio in queste ore, e Fim Cisl, per il terzo anno consecutivo, promuove la campagna «Sos calore», attivando un indirizzo di posta elettronica a cui segnalare le situazioni di emergenza. Anche quest'anno verrà distribuito nelle fabbriche il vademecum «Il caldo può far male ed è pericoloso. Cosa fare», aggiornato con le informazioni essenziali e utili consigli pratici per prevenire e gestire i più frequenti problemi legati al rischio di esposizione ad alte temperature durante il lavoro ed in particolare al rischio di colpo di calore.

Spiega Paolo Cagol, segretario Fim Trentino e responsabile del progetto: «Negli scorsi due anni la campagna ha raggiunto risultati importanti, portando all'attenzione un problema storicamente trascurato da aziende e lavoratori e consentendo di mettere in campo azioni che nel tempo hanno contribuito in molto casi a risolvere o almeno alleviare i disagi ed i rischi connessi ai picchi di caldo nelle fabbriche trentine. Purtroppo in molti casi la presenza di strutture inadeguate e le oggettive difficoltà di climatizzazione diffusa hanno costretto ad interventi conservativi, anche a causa di una carenza normativa che non definisce chiaramente quali siano le condizioni climatiche accettabili» sul posto di lavoro». Nei prossimi giorni - fa sapere la Fim Cisl - verrà condotta anche la terza indagine «Condizioni di lavoro nelle fabbriche metalmeccaniche trentine», con la distribuzione di questionari di rilevazione delle condizioni di lavoro estive, degli eventuali disturbi riscontrati e degli interventi di miglioramento del microclima intrapresi dalle aziende.















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