Blue City venduta a un’azienda veneta 

L’impresa trasporti e logistica ha 151 dipendenti e aveva appena ottenuto un contributo dalla Provincia per la nuova sede



TRENTO. Appena due mesi fa la Blue City, azienda di trasporti e logistica specializzata soprattutto nei trasporti refrigerati, ha firmato con la Provincia un accordo che prevedeva investimenti e incremento occupazionale in cambio di un sostegno nell’investimento per una nuova sede da 5 milioni di euro a Lavis. Adesso, però, arriva la notizia che l’azienda è stata venduta alla Trasporti Romagna spa di Malo, in provincia di Vicenza, un’azienda con oltre 1300 dipendenti.

L’accordo prevedeva un contributo di 365 mila euro da parte della Provincia e l’impegno per il titolare dell’azienda, Daniele Sontacchi, di portare da 151 a 160 il numero degli addetti entro il 2020. Il consigliere dei 5 Stelle Filippo Degasperi ha presentato un’interrogazione facendosi interprete della preoccupazione dei dipendenti e chiedendo conto alla Provincia e all’assessore Alessandro Olivi del contributo concesso a un’azienda che nel giro di meno di due mesi ha passato la mano. Il timore è che l’azienda, anche grazie ai contributi pubblici, abbia colto l’occasione per spuntare un buon prezzo senza prendere in considerazione il futuro dei dipendenti.

Resta da vedere se gli impegni assunti da Sontacchi, oltre all’incremento occupazionale anche il mantenimento di una patrimonializzazione di almeno il 25% dell’investimento per 3 anni e l’impegno ad acquistare beni e servizi per 2,5 milioni di euro da aziende trentine nei lavori di costruzione della nuova sede, resteranno in capo anche all’acquirente. Ma il punto interrogativo maggiore riguarda il futuro dell’azienda. Gli acquirenti lasceranno la sede in Trentino? Manterranno l’investimento a Lavis nelle stesse dimensioni previste da Sontacchi? Interrogativi ai quali i dipendenti vorrebbero una risposta in tempi brevi. La Blue City era in forte espansione da alcuni anni e aveva i conti a posto. Un piccolo gioiello in un settore in cui negli anni passati non erano state poche le delusioni per gli addetti. Per questo motivo, la notizia della vendita ha avuto lo stesso effetto di una doccia gelata per i 151 addetti. La Trasporti Romagna spa ha 1300 addetti e una trentina di sedi sparse soprattutto nel nord Italia. Il timore è che i servizi che possono essere centralizzati possa essere spostati nella sede centrale di Malo. Timori che l’aura di riservatezza, se non segretezza, che ha circondato la vendita certo non contribuisce a dissipare.

A questo proposito, Degasperi chiede alla Provincia di fare chiarezza e di sapere se l’ente pubblico fosse stato informato delle trattative per la vendita che già erano in piedi quando era stato firmato l’accordo per i contributi. Nell’interrogazione si chiede anche se i contributi e il progetto della nuova sede possano aver aiutato il venditore a spuntare un prezzo più alto. Ma l’aspetto più importante riguarda cosa possa fare la Provincia per assicurarsi che l’azienda mantenga fede agli impegni. (u.c.)













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