Questa sera il debutto dell’atteso “Fenicotteri a Ventotene”

Trento. Debutta questa sera, 15 maggio, in versione teatrale, dopo una preview in Piazza Fiera a Trento, lo spettacolo “Fenicotteri a Ventotene”. Lo spettacolo fa parte di una mini rassegna che alla...



Trento. Debutta questa sera, 15 maggio, in versione teatrale, dopo una preview in Piazza Fiera a Trento, lo spettacolo “Fenicotteri a Ventotene”. Lo spettacolo fa parte di una mini rassegna che alla replica di due settimane del lavoro di Maura Pettorruso, anche in scena con Stefano Pietro Detassis, nella prima tranche poi sostituiti da Annalisa Morsella e Giulio Fedrico Janni, affinaca una serie di incontri ed eventi collaterali. L’appuntamento è a Spazio Off, lo spazio teatrale di via Venezia a Trento che contiene un numero chiuso di persone a serata. Per due settimane mercoledì e giovedì lo spettacolo sarà proposto alle ore 18.30 mentre venerdì e sabato la replica sarà quella del serale ore 21 “Fenicotteri a Ventotene”.

Si tratta di un reading teatrale sulla nascita dell’Europa Unita, la cui idea filosofica è contenuta in un documento redatto sulla piccola isola dell’arcipelago pontino a pochi chilometri dalla costa del Lazio. Nel corso dei vent’anni di regime fascista, diventa il confino politico per molti dissidenti del regime. Tra i tanti, vi vengono confinati personaggi come Sandro Pertini, Luigi Longo, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Eugenio Colorni, Giovanni Roveda, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi.

Gli esiliati, costretti a seguire le regole ferree del carcere di regime riescono ad incontrarsi, discutere, progettare. In particolare, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni che arrivano sull’isola tra il 1936 e il 1940. Pur provenendo da diverse esperienze politiche, i tre confinati si ritrovano in un’idea comune e condivisa, che si concretizza in un manifesto politico di grandissima importanza, il Manifesto di Ventotene Per un’Europa libera e unita. Nel 1941, alcune donne, tra cui la moglie di Colorni e Ursula Hirschmann, si trasformano in staffette clandestine, metaforicamente rappresentate dai fenicotteri, per portare e diffondere il manifesto dalla piccola isola pontina a tutti i circoli antifascisti in lotta contro la dittatura nazi-fascista.K.C.















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