“Le sorellastre” a Pergine e “Abbracci” in scena a Arco

Con una rilettura della classica delle fiabe, ossia quella di Cenerentola, si avvia verso la conclusione della rassegna di teatro ragazzi la stagione organizzata al Teatro Comunale di Pergine...



Con una rilettura della classica delle fiabe, ossia quella di Cenerentola, si avvia verso la conclusione della rassegna di teatro ragazzi la stagione organizzata al Teatro Comunale di Pergine Valsugana. Arriva nel pomeridiano della domenica, ore 16 infatti lo spettacolo di Teatro delle Quisquilie “Le sorellastre”. Nato dall’idea di Massimo Lazzeri, anche in scena assieme a Matteo Ferrari, nelle vesti delle due sorellastre di Cenerentola, fra parole e musica, viene proposta al giovane pubblico una versione alternativa. Rimane il gran ballo ed anche la scintilla che scocca fra Cenerentola e il Principe, ma non tutti sanno che le due sorelle per far colpo sul principe avevano preparato una coreografia con tanto di ballo e canto. Poco importa che la natura non le avesse dotate di bellezza, grazia e simpatia, perché per Teatro delle Quisquilie non può mancare il lieto fine di far trovare anche alle due sorellastre l’amore di un duca e di un cameriere.. I due attori nelle improbabili vesti delle due interpreti portano sul palco tutto il fascino di Cenerentola attraverso le ombre cinesi della zucca carrozza, dei topolini cavalli e il cane cocchiere, mentre Cenerentola ed il Principe saranno evocati come sagome attraverso le vetrate del castello mentre danzano al ballo. Il Teatro ragazzi propone un ulteriore appuntamento, quello con “Abbracci” di Teatro Telaio in scena in Auditorium Oratorio di Arco alle ore 16.30. Spettacolo sul valore del contatto di un abbraccio che abbatte i muri della solitudine e della paura. Attraverso le avventure di due Panda si impara a manifestare le emozioni e a condividerle con gli altri. Infine parla ai ragazzi di guerra lo spettacolo “Peter Pan, Il soldato” atteso oggi alle ore 21 al Teatro Dolomiti di Coredo. Sogni e gioventù vengono spenti dalla guerra e persi nel dolore delle trincee, uno sguardo al passato per un’analisi del presente. (k.c.)













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