domani a riva 

Garlanda parla di emigrazione italiana 

In scena con il suo «Guerra Angelo», la vita di un fabbro friulano



RIVA DEL GARDA. All’interno della rassegna Cantiere Teatro, arriva nella stagione di prosa dei Comuni di Riva del Garda, Arco e Nago Torbole lo spettacolo “Guerra Angelo” di e con Filippo Garlanda con l’accompagnamento di Pierangelo Taboni al pianoforte. L’appuntamento è in calendario domani sera, con inizio alle ore 21 nell’Auditorium del Conservatorio di Riva del Garda.

Garlanda porta in scena un dialogo fra voce e pianoforte in cui racconta la storia di Angelo Guerra, detto Angelo di Doro, il nonno di cui ha sempre sentito raccontare le storie. Storie di migrazione con la dignità del lavoro che lo porta da Buja, in Friuli, attraverso le due guerre e i chilometri con cui raggiunge la Baviera, Brescia, Monfalcone e poi la Francia grazie alla sua professionalità di fabbro.

«Racconto la sua vita, dopo averla ascoltata per anni dalle voci di chi l’ha conosciuto: le avventure di un operaio metalmeccanico che si costruiva gli arnesi da sé, un uomo fabbro; le avventure di un uomo che attraversa due guerre, lavora dignitosamente, trova l’amore, che si arrampica sui castagni da bambino e sui ciliegi da vecchio», commenta Filippo Garlanda parlando della rappresentazione che arriva in riva al Garda.

La rassegna nel cui cartellone rientra questo spettacolo è organizzata da Luha Art Surviva Kit ed è particolarmente interessante perchè è dedicata al teatro contemporaneo e dà in particolare il giusto spazio alle proposte messe in scena da giovani compagnie regionali e nazionali.(k.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»